07 marzo 2013

"Democrazia Vendesi". Dalla crisi (e dall'euro) si può uscire!

Il tour di Loretta Napoleoni per presentare il suo ultimo libro "Democrazia vendesi" ha fatto tappa a Roma. Assieme a lei Pierluigi Paoletti, Dario Tamburrano e Myrta Merlino hanno discusso della crisi economica (e non solo) in cui versa il nostro paese e delle possibili vie d'uscita. Tra queste ultime: l'abbandono della moneta unica, la ristrutturazione del debito e l'utilizzo di monete complementari come lo SCEC.

Pierluigi Paoletti e Loretta Napoleoni

Pierluigi Paoletti e Loretta Napoleoni, autori di "Democrazia vendesi", propongono soluzioni alternative per uscire dalla crisi
Il debito, l’euro, la democrazia. Solo qualche anno fa un libro su argomenti del genere avrebbe attirato un piccolo gruppetto di appassionati di macro economia e poco più. Invece il 1 febbraio alla facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre sembra quasi di essere alla presentazione di un romanzo di Stephen King o dell’ultimo capitolo della saga di Harry Potter.
Esagerazioni a parte – ma neanche troppo – arrivo con una buona mezz’ora di anticipo sull’inizio della conferenza stampa di presentazione di “Democrazia Vendesi” di Loretta Napoleoni e già diverse persone sono presenti in sala. Alla fine l’aula sarà quasi piena, nonostante le notevoli dimensioni. La differenza con le folle che accalcano le presentazioni dei libri di King o della Rowling è che al posto dei fan urlanti c’è una massa di persone concentrate e intraprendenti, che cercano di assorbire il più possibile dei concetti che vengono esposti. In molti riprendono la conferenza con le proprie telecamere, altri fanno foto e prendono appunti.
Loretta Napoleoni l'ho conosciuta pochi giorni prima, per via di un’intervista per il Cambiamento.

28 febbraio 2013

Ave Benedetto XVI, Petrus Romanus CXXIX

Addio, Benedetto XVI, centoventinovesimo Petrus Romanus!



Lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena. Qualche proposta: ad esempio il carcere a vita

Per certi versi, lo scandalo del Monte dei paschi cade come il formaggio sui maccheroni, perché mette a nudo una serie di questioni di cui proprio non si fa cenno in questa sordida campagna elettorale. E partiamo proprio da una questione che mi è stata posta: si tratta del solito scandalo “ad orologeria” che in questo caso cerca di impedire la vittoria elettorale del Pd? Risposta:  “Ma certo! Che altro volete che sia?””. Che il Mps navigasse fra i guai di titoli obbligazionari basati sul nulla era cosa che si sapeva già da un bel po’, e già da maggio dell’anno scorso, i senatori Pancho Pardi ed Elio Lannutti dell’Italia dei Valori avevano chiesto il suo commissariamento. Che la crisi esploda in modo irreparabile proprio ora, a 30 giorni dal voto non sembra davvero una coincidenza casuale.
E si capisce anche che Alessandro Profumo, che di suo non è certo ostile al Pd, per salvarsi, abbia anticipato i tempi di qualcosa che stava per arrivare. Ora lui può prendere le distanze dalla gestione del passato e presentarsi come la persona corretta che svela le magagne dei predecessori. Questo, però, non significa che il Pd sia una vittima innocente. E cerchiamo di capire perché.

21 febbraio 2013

Una legge USA autorizza la sorveglianza di massa dei cittadini europei

di Ryan Gallagher Slate.
Traduzione a cura di Pino Cabras.


Europei, prendete nota: il governo USA si è auto-attribuito il diritto di spiarvi segretamente.
Il fatto emerge da una nuova relazione fornita al Parlamento Europeo, con la quale si mette in guardia sul fatto che una legge USA sullo spionaggio, modificata l’anno scorso, autorizza una «sorveglianza meramente politica sui dati relativi a stranieri» se questi sono immagazzinati usando servizi cloud statunitensi come quelli forniti da Google, Microsoft e Facebook.
Gli europei avrebbero già dovuto essere allarmati dal fatto che il PATRIOT Act può essere usato per ottenere dati su cittadini residenti al di fuori del suolo USA. Ma stavolta, al centro dell’attenzione è una legge diversa: il Foreign Intelligence and Surveillance Amendments Act (FISA), che solleva «un rischio ancora maggiore nei confronti della sovranità UE sui dati rispetto ad altre leggi finora prese in considerazione dai decisori politici europei».
È quanto risulta all’interno di una relazione pubblicata di recente e intitolata: «Fighting Cyber Crime and Protecting Privacy in the Cloud», («Combattere i ciber-reati e proteggere la riservatezza nella Nuvola informatica», NdT) prodotto dal Centre for the Study of Conflicts, Liberty and Security.

14 febbraio 2013

EUROGENDFOR: Polizia Europea, esiste? (di Adam Kadmon)

Strani tempi vive l'umanità, tempi in cui la realtà sembra superare la fantasia...

Caro diario, se gli Illuminati realmente esistessero, avrebbero bisogno di un esercito che li protegga.
Questo esercito dovrebbe essere sovranazionale.
Per renderlo operativo occorrerebbe porlo al di sopra delle leggi delle singole nazioni.
Esiste qualcosa che possa indurre a pensare che tali eserciti possano essere veramente creati all'insaputa della maggior parte dei cittadini?

07 febbraio 2013

Il Grillo, il Principe e la Terza Repubblica

Alcuni consigli a Beppe sui candidati, sul governo e sul nuovo Capo dello Stato

«… li buoni consigli, da qualunque venghino, conviene naschino dalla prudenzia del principe, e non la prudenzia del principe da' buoni consigli.» (Niccolò Machiavelli, Il Principe, cap. XXIII)

«…quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro. Grazie.» (Beppe Grillo, Comunicato n. 53, beppegrillo.it)

di Pino Cabras – da Megachip.

Quando Niccolò Machiavelli compilò quasi tutti i capitoli della sua opera più famosa, Il Principe, era il 1513. Mezzo millennio fa. L’autore osservava un’Italia debilitata, soggetta a mani barbare che la spossessavano. Machiavelli scrisse il Principe per trovare soluzioni politiche pratiche e per immaginare un soggetto forte che le mettesse in atto. Pensava che nella crisi di allora ci fosse comunque un’opportunità.
Esattamente cinque secoli dopo, l’Italia – in condizioni storiche certo assai diverse - è di nuovo la preda di poteri che la percorrono, la derubano, la dividono.
Anche nella crisi di oggi sorgono opportunità e pericoli affrontati da nuovi interpreti. Cambieranno presto molti di questi interpreti, muteranno i partiti politici, e in mezzo a questo tramutare in molti già ora vogliono dire la loro, esserci, sfiorare i panni che il Principe potrà vestire. Da qui i consigli, le adulazioni, le demonizzazioni.
Da qui anche il mio divertimento nell’accostare la frase di Machiavelli e quella di Beppe Grillo, ossia il soggetto politico che turba il sonno dei Principi decaduti riparatisi dietro Rigor Montis. Che Principe avremo nel 2013? Monti? Berlusconi? Bersani? O proprio Grillo? Andiamo con ordine.