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18 giugno 2020

Il presidente Trump ripristina la neutralità dei servizi internet

Il 28 maggio 2020 il presidente Donald Trump ha ripristinato per decreto la neutralità dei social-network [1].
Ora i social-network (tra cui Twitter, Facebook, Instagram, YouTube) e altri forum dovranno decidere se: – pubblicare senza filtri i post dei clienti; – filtrarli, modificarli o commentarli.
Nel primo caso, i post pubblicati non implicano responsabilità giuridica dei social-network; nel secondo caso invece, ove i social filtrino, alterino o commentino anche un solo post di un cliente, saranno responsabili di tutti i post relativi.
Con questo decreto il presidente Trump intende ripristinare la concezione statunitense della libertà d’espressione formulata nel primo emendamento: deve essere totale, indipendentemente dal giudizio che si possa dare di tale o talaltra idea.
A differenza delle leggi europee, la legge statunitense e britannica prevedono che, in caso di diffamazione, deve essere il querelante, non il querelato, a fornire prova dei fatti.
Il decreto sopraggiunge dopo che Twitter aveva accompagnato un messaggio di Donald Trump con un avviso che metteva in discussione l’autenticità delle informazioni del presidente.
Il decreto dovrebbe applicarsi anche alle note di NewsGuard, che Google usa per sanzionare i siti d’informazione contestativi dell’imperialismo USA [2].
Traduzione
Rachele Marmetti
Giornale di bordo

17 giugno 2020

L'isolamento obbligatorio non è servito contro il COVID-19


Secondo l’ufficialissimo Folkehelinstituttet (Istituto di sanità pubblica norvegese), i risultati della lotta al COVID-19 sono identici nei Paesi che hanno imposto alla popolazione l’isolamento obbligatorio e in quelli che si sono rifiutati di farlo.
Già il 5 maggio l’Istituto aveva messo in guardia il governo rispetto a possibili misure lesive delle libertà costituzionali.
Il 22 maggio scorso, in un’intervista alla radio nazionale, la direttrice dell’Istituto, Camilla Stoltenberg, medico nonché antropologo, ha dichiarato che è importante prendere atto retrospettivamente che l’isolamento non è servito [1].
La dottoressa Camilla Stoltenberg è sorella del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.
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Traduzione
Rachele Marmetti
Giornale di bordo

06 giugno 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 5 giu 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Lo studio che condanna l'idrossiclorochina rimesso in causa da alcuni dei suoi autori
 

 
Docenti universitari tedeschi contestano la gestione dell'epidemia
 

 
Il presidente Trump ripristina la neutralità dei servizi internet
 

 
L'isolamento obbligatorio non è servito contro il COVID-19
 

 
L'esercito cinese si esercita ad assaltare il palazzo presidenziale di Taiwan
 

 
Gli Stati Uniti e l'Unione Europea tentano di affamare i siriani
 

 
Parlamentari USA minacciano di riconoscere l'indipendenza del Tibet
 

 
Vladimir Putin smentisce disaccordi con Bashar al-Assad
 
Controversie
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29 maggio 2020

Il progetto politico globale imposto in occasione del COVID-19, di Thierry Meyssan


Le inette reazioni dei governi europei al COVID-19 sono state dettate da ex consiglieri di Donald Rumsfeld e George W. Bush. Contrariamente a quanto afferma la retorica istituzionale, le misure adottate non hanno fondamento sanitario. Lungi dall’essere una risposta all’epidemia, esse mirano a trasformare le società europee, per integrarle nel progetto politico-finanziario del gruppo.

ia che abbia origine naturale o artificiale, l’epidemia di COVID-19 offre l’occasione a un gruppo transnazionale d’imporre, all’improvviso, il proprio progetto politico, senza necessità di esporne, tantomeno di discuterne, il contenuto.
In poche settimane abbiamo visto Stati che si proclamano democratici sospendere le libertà fondamentali: vietare, sotto pena di ammenda o di reclusione, di uscire di casa, di partecipare a riunioni, di manifestare. L’obbligo scolastico per i minori di 16 anni è stato provvisoriamente abolito. A milioni di lavoratori è stato tolto l’impiego e imposta d’ufficio la disoccupazione. Centinaia di migliaia d’imprese sono state autoritariamente costrette a chiudere e non saranno più in grado di riaprire.
I governi hanno incoraggiato le aziende al telelavoro senza esservi preparate: il sistema Echelon ne ha immediatamente registrato le comunicazioni via internet. Il che significa che i “Cinque Occhi” (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti) hanno in archivio i mezzi per violare i segreti di pressoché tutte le imprese europee. È già troppo tardi per porvi rimedio.
Nessuna delle trasformazioni imposte alle società ha giustificazione sanitaria. Nessuno studio epidemiologico al mondo ha mai discusso, men che meno raccomandato, l’isolamento generalizzato obbligatorio per combattere un’epidemia.
I dirigenti politici degli Stati dell’Unione Europea, dapprima paralizzati da proiezioni matematiche deliranti di ecatombi nei loro Paesi [1], sono stati poi rassicurati da soluzioni già confezionate da un potente gruppo di pressione, i cui membri avevano incontrato al Forum economico di Davos e alle Conferenze di Monaco sulla Sicurezza [2].
L’isolamento generalizzato obbligatorio è stato concepito 15 anni fa all’interno dell’amministrazione Bush, non come strumento di tutela della salute pubblica, bensì di militarizzazione della società statunitense in caso di attacco terroristico. È il progetto che viene messo in atto oggi in Europa.
Il piano iniziale, concepito oltre vent’anni fa attorno al proprietario del laboratorio farmaceutico Gilead Science, Donald Rumsfeld, prevedeva di adattare gli Stati Uniti alla finanziarizzazione globale dell’economia: il pianeta andava riorganizzato dividendo geograficamente i compiti di ciascuno. Le zone non ancora integrate nell’economia globale avrebbero dovuto essere private delle strutture statali per diventare semplici riserve di materie prime; le zone sviluppate (fra cui Unione Europea, Russia e Cina) avrebbero avuto la responsabilità della produzione; gli Stati Uniti, e soltanto loro, avrebbero dovuto assicurare l’industria degli armamenti e della polizia mondiale.
A questo scopo fu creato, in seno a un think-tank, l’American Enterprise Institute, il “Progetto per un nuovo secolo americano”. Soltanto una parte del programma fu crudamente annunciata: quella necessaria per convincere grandi donatori a sostenere la campagna elettorale di George W. Bush. L’11 settembre 2001, dopo che alle 10 del mattino due aerei di linea colpirono il World Trade Center di New York, venne dichiarato il programma di Continuità del Governo (CoG), nonostante la situazione non fosse affatto prevista nei testi. Il presidente Bush fu portato in una base militare; i membri del Congresso e i loro collaboratori furono immediatamente trasferiti in un immenso bunker, a 40 chilometri da Washington. E il segretissimo Governo di Continuità, di cui Rumsfeld era membro, assunse il potere fino alla fine della giornata.
Approfittando dello shock emozionale di quel giorno, il gruppo fece adottare un poderoso Codice Antiterrorismo – redatto molto tempo prima – l’USA Patriot Act; creò un vasto sistema di sorveglianza interna, il Dipartimento per la Sicurezza della Patria (Homeland Security); reindirizzò la missione delle forze armate in funzione della divisione globale del lavoro (dottrina Cebrowski); ebbe così inizio la “Guerra senza fine”. Da due decenni viviamo, come in un incubo, nel mondo da loro forgiato.
Se non stiamo attenti, il gruppo attuale – di cui il dottor Richard Hatchett è l’elemento visibile – trasporrà il programma per gli Stati Uniti all’Unione Europea. Imporrà alla telefonia mobile un’applicazione di tracciamento, ossia di sorveglianza dei nostri contatti; rovinerà alcune economie per trasferirne la forza produttiva all’industria degli armamenti; infine ci convincerà che la Cina è responsabile dell’epidemia e deve perciò essere arginata (Containment).
Se non stiamo attenti, la NATO, che abbiamo creduto in stato di morte cerebrale, si riorganizzerà e si estenderà, con l’adesione iniziale dell’Australia, al Pacifico [3].
Se non stiamo attenti la scuola sarà sostituita dall’insegnamento a domicilio. I nostri figli diventeranno pappagalli privi di spirito critico, che tutto sanno ma che nulla conoscono.
Nel nuovo mondo che si sta preparando per gli europei della UE, i grandi media non saranno più finanziati dall’industria petrolifera, ma da Big Pharma. Ci convinceranno che le misure prese erano le uniche efficaci. I motori di ricerca valuteranno la credibilità dei media non allineati basandosi sulla nomea dei firmatari degli articoli, non sulla qualità dei ragionamenti.
Siamo ancora in tempo per reagire.
Traduzione
Rachele Marmetti
Giornale di bordo

25 maggio 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 25 mag 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Obamagate: no inchiesta giudiziaria, solo parlamentare
 

 
La Germania rompe con i Fratelli Mussulmani
 

 
L'opportuna morte dell'ambasciatore Du Wei in Israele
 

 
Washington e Teheran mettono al potere in Iraq uno degli assassini di Soleimani
 

 
A Londra un'unità segreta per la "ricostruzione" del Venezuela
 

 
Il ritorno della squadra di Michael Flynn
 
Controversie

 
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08 maggio 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 7 mag 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Neil Ferguson si dimette dal SAGE
 

 
Corruzione della stampa
 
Controversie

 
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20 aprile 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 19 apr 2020




Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Gli Emirati sostengono la Siria contro la Turchia
 

 
L'OPAC riformata accusa il presidente al-Assad di utilizzare armi chimiche
 

 
La gerontocrazia saudita alla prova del COVID-19
 

 
Annullata la condanna del cardinale Pell
 

 
L'OMS respinge l'uso delle mascherine chirurgiche da parte della popolazione
 

 
Henry Kissinger annuncia il dopo-COVID-19
 

 
Washington potrebbe votare una legge contro l'OPEC
 

 
Il Pentagono rifiuta di sequestrare il presidente Nicolás Maduro
 

 
Lo Hezbollah contro il COVID-19
 

 
Rilasciato l'assassino di Daniel Pearl
 
Controversie

 
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