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30 agosto 2019

Le auto elettriche coi motori nelle ruote


Indigo Technologies è una piccola azienda del Massachusetts (Stati Uniti) con una grande ambizione: cambiare il modo in cui funzionano le automobili elettriche, per renderle ancora più efficienti. Il suo fondatore, Ian Hunter, ha progettato e realizzato un motore elettrico che può essere inserito direttamente all’interno di ogni ruota, consentendo di ridurre i consumi e di aumentare l’affidabilità dei veicoli, grazie alla minore complessità della meccanica. Come 
racconta un articolo dell’Economist, Hunter non è il primo ad avere pensato a ruote motorizzate, ma la sua soluzione sembra essere più promettente dei prototipi circolati finora, che hanno fallito nel risolvere alcuni dei problemi tecnici e pratici.
La storia dell’automobile elettrica è molto più antica di quanto si possa immaginare. All’inizio del Novecento la possibilità di impiegare l’elettricità per muovere i veicoli era stata ampiamente esplorata, con sistemi all’avanguardia per l’epoca. All’Esposizione di Parigi del 1900, per esempio, l’ingegnere tedesco Ferdinand Porsche (il fondatore dell’azienda automobilistica Porsche) presentò un’auto che aveva un motore elettrico incorporato in ciascuna delle due ruote anteriori. In questo modo, aveva spiegato Porsche, erano stati esclusi componenti meccanici come cinghie di trasmissione e ingranaggi, rendendo più semplice la manutenzione.
La Lohner-Porsche poteva raggiungere i 35 chilometri orari e aveva un’autonomia di circa 50 chilometri. Era alimentata da batterie al piombo, non molto diverse da quelle che sono utilizzate ancora oggi nelle automobili per alimentare i loro circuiti elettrici. Come altri produttori di auto, alla fine anche Porsche decise di abbandonare la strada dell’elettrico, affidandosi ai motori a combustione interna che offrivano maggiore autonomia e flessibilità.

(Porsche)
Nei quasi 120 anni successivi, comunque, altri produttori e progettisti valutarono la possibilità di produrre automobili elettriche con i motori inseriti direttamente nelle ruote, sfruttando naturalmente soluzioni più moderne e pratiche della Lohner-Porsche. Prima o poi tutti dovettero fare i conti con alcune complicazioni, che finora non hanno permesso a questa tecnologia di diffondersi, o per lo meno di essere sperimentata con maggiore continuità dai produttori di automobili.
Un primo problema è che trasferire il motore dall’interno dell’auto alla ruota comporta una maggiore esposizione alle intemperie e agli agenti esterni. I componenti devono quindi essere ben isolati, per evitare che polvere e detriti possano compromettere il funzionamento del motore, o che l’acqua causi cortocircuiti. L’altro problema è legato al fatto che i motori appesantiscono le ruote, facendo aumentare la massa dell’auto che non può beneficiare della presenza degli ammortizzatori. Le ruote più pesanti fanno sì che il viaggio per gli occupanti dell’auto risulti meno confortevole e che l’auto stessa sia più difficile da governare.
Questi e altri ostacoli hanno fatto sì che finora i produttori di automobili elettriche abbiano imitato schemi e concezioni già applicate per le auto tradizionali. Di solito il motore elettrico è collocato nella parte frontale o posteriore (in alcuni casi i motori sono due, uno davanti e uno dietro) ed è poi collegato alle ruote, tramite un sistema per la trasmissione del movimento e per poter sterzare. La quantità di componenti meccanici è enormemente inferiore rispetto a quella delle auto tradizionali, ma ci sono comunque di mezzo diverse cose che potrebbero rompersi.
Indigo dice di avere risolto questi problemi grazie a T1, il suo sistema da inserire nelle ruote e che non è semplicemente un motore elettrico. Oltre a fornire il movimento, l’apparato comprende freni, un sistema attivo di sospensioni e uno per sterzare, riducendo al minimo le componenti meccaniche necessarie per realizzare l’auto.
La maggior parte dei problemi elettrici è stata risolta impiegando un motore che funziona a 48 volt, a fronte dei 400 utilizzati nella maggior parte delle attuali automobili elettriche. Questa scelta ha permesso di rendere il motore più facile da isolare, più resistente e più economico da produrre.
Ian Hunter ha spiegato all’Economist che i suoi T1 eliminano la necessità di avere un albero di trasmissione (che nelle auto tradizionali collega il motore alle ruote), le sospensioni e altri componenti meccanici piuttosto pesanti. La riduzione di peso consente di usare motori che consumano meno, e di conseguenza di installare batterie meno voluminose e pesanti. Oltre a essere più semplici da gestire, possono essere ricaricate più velocemente e anche attraverso i sistemi di ricarica che sfruttano le fasi di frenata. La minor massa complessiva del veicolo riduce inoltre il problema degli ammortizzatori, anche grazie al sistema di sospensioni inserito nelle ruote insieme al motore elettrico.
Indigo ha sviluppato diversi prototipi per testare il suo sistema ottenendo risultati incoraggianti, sia per quanto riguarda l’autonomia sia per quanto riguarda la sicurezza. Ogni ruota è infatti indipendente dalle altre e può sfruttare in ogni momento la potenza necessaria per superare particolari asperità del terreno, od ostacoli. Questo si traduce in una migliore tenuta di strada e una maggiore stabilità del veicolo.
Al momento Indigo non ha in programma la costruzione di una propria automobile, ma sta lavorando con diverse aziende automobilistiche per far conoscere le sue soluzioni tecnologiche. Entro la fine dell’anno potrebbe stringere i primi contratti, con la prospettiva di introdurre i suoi motori sulle automobili a guida autonoma.

04 agosto 2019

IN ARRIVO UN BIOPIC DI NIKOLA TESLA CON IL PROTAGONISTA DI COLD WAR


Tomasz Kot, star del film candidato all’Oscar Cold War, sarà il celebre inventore Nikola Tesla in un biopic intitolato Nikola. Il film è stato scritto da Anand Tucker, produttore de La ragazza con l’orecchino di perla e regista di Una proposta per dire sì. Il biopic si concentrerà sulla carriera e le ambizioni scientifiche di Tesla, senza trascurare i suoi problemi finanziari e demoni personali.
Di origine serba, ma nato in un villaggio situato nella moderna Croazia quando ancora era parte dell’impero austro-ungarico, Tesla si trasferì negli Stati Uniti nel 1884 e fu in seguito naturalizzato americano. In poco tempo divenne uno dei più importanti pionieri della moderna industria elettrica e della comunicazione wireless.
Nikola sarà prodotto da Daria Jovicic, che insieme a Tucker ha prodotto La ragazza con l’orecchino di perlaSenza apparente motivo e Le due vie del destino. Le riprese dovrebbero partire in autunno.

LA PAROLA AI PRODUTTORI

“Nikola Tesla è stato una delle menti più influenti e importanti all’alba del Ventesimo Secolo”, ha detto Tucker. “In molti sensi ha creato il nostro mondo moderno, con le sue auto elettriche, la connettività istantanea attraverso internet e la comunicazione globale. Era anche un essere umano profondamente complesso e straordinario. Tomasz è un attore raffinato, e quando ho visto la sua straordinaria performance in Cold War non ho più avuto dubbi su chi avrebbe dovuto interpretare Tesla”.
“Siamo oltremodo felici di avere Tomasz a bordo”, aggiunge Daria Jovicic. “È l’attore perfetto per il ruolo e siamo felici di poter lavorare insieme per portare in vita la fantastica sceneggiatura di Anand”.

NIKOLA TESLA AL CINEMA

Tesla è apparso già svariate volte al cinema. Lo ricordiamo interpretato da David Bowie in The Prestige di Christopher Nolan. Lo rivedremo, con il volto di Nicholas Hoult, in Edison – L’uomo che illuminò il mondo (dal 18 luglio in Italia). E infine, Ethan Hawke lo interpreterà nel biopic Tesla di Michael Almereyda.

03 agosto 2019

Ciak a Latina per il film sullo scienziato Nikola Tesla


È stata scelta Latina per le riprese di “Nikola Tesla. The Man From The future”, per la regia di Alessandro Parrello, che firma anche la sceneggiatura.
Definito “l’uomo che inventò il XX secolo”, Nikola Tesla vanta circa 300 brevetti tra cui l’invenzione della corrente alternata in uso ancora oggi.
Il set è stato allestito negli Studi della Latina Film Commission dove è stata ricreata una delle sale della Columbia University e lo studio di Edison, per poi trasferirsi a New York nella fase finale.
Il cast internazionale vede Alessandro Parrello nei panni di Tesla, Sean Buchanan come Thomas Alva Edison e Ross McCall che interpreta il ruolo di George Westinghouse, uno dei più grandi estimatori delle invenzioni di Tesla.
Il film sarà un progetto crossmediale girato in realtà virtuale 3D e in soggettiva – in parallelo con le riprese cinematografiche in 2D per il grande schermo – che permetterà allo spettatore di calarsi completamente nei panni del protagonista.
Questo primo mini film è uno dei 5 episodi di un lungometraggio dedicato a Nikola Tesla e alla scienza, che sarà presentato prossimamente nei festival italiani e internazionali.
“Sono un grande appassionato di scienza e tecnologia, raccontare il genio di Tesla è un sogno che diventa realtà, e abbiamo già riscosso un forte interesse da vari broadcast nazionali e internazionali. Per la prima volta avremo in scena anche una vera bobina di Tesla funzionante che ci regalerà effetti unici”, dichiara il regista.
“Nikola Tesla. The Man From The Future” è prodotto da West 46th Films in coproduzione con Casting The Bridge LTD, con il sostegno di Latina Film Commissione di Nuovo Imaie.

17 luglio 2019

Tesla e le altre: start up che crescono

Tesla Model S e Model X
"Siamo sulla buona strada per stabilire il record di vendite, ma la vetta è raggiungibile solo se ci focalizziamo tutti sull'obiettivo", le parole di Elon Musk, numero uno di Tesla, scritte in un'email inviata in questi giorni ai dipendenti, puntano a riunire il team in un momento importante per la storia dell'azienda: la ex start up americana di auto elettriche - ora industria vera e propria - vuole consegnare per la prima volta circa 100mila vetture nel secondo trimestre che sta per concludersi.  
Nonostante gli analisti l’abbiano data per morta numerose volte e il titolo abbia perso il 36,8% in Borsa nei primi sei mesi del 2019, Tesla oggi da lavoro a 45mila persone e vale all'indice telematico circa 40 miliardi di dollari.
Passare da start up a colosso industriale non è un passo di poco conto: secondo i dati del Global Entrepreneurship Monitor - l’istituto che studia i fenomeni imprenditoriali a livello mondiale - l'80% delle nuove società emergenti è infatti destinato a chiudere nei primi due anni di vita.

I robot di Mountain View

Il successo di idee nuove non è garantito nemmeno quando al centro c’è la questione mobilità. In molti ci hanno provato, solo qualcuno ci è riuscito. Il denominatore comune è l’incertezza del futuro. Waymo ne è un esempio: la società americana dedicata allo sviluppo di software per la guida autonoma ha iniziato la sua attività nel 2009 come azienda dipendente da Google.
L’idea sembrava folle: sviluppare un programma da poter installare su qualsiasi vettura per renderla completamente autonoma. In un capannone segreto del quartier generale secreto di Google a Mountain View, 15 ingegneri guidati da Sergey Brin, creano i primi algoritmi che cambieranno il futuro della mobilità.

Primi test su strada

I primi risultati concreti del progetto Waymo si vedono nel 2010: alcuni Stati americani esprimono preoccupazione, mancano infatti normative adeguate per far viaggiare, anche in via sperimentale, auto senza conducente sulle strade pubbliche. Pioniere negli Usa è il Nevada che nel 2011 approva una legge ad hoc. Dopo circa un anno una Toyota Prius modificata con la tecnologia driverless di Google può circolare nei dintorni di Las Vegas.
Oggi Waymo è una società indipendente da Google e ha partnership per la realizzazione di auto-robot con molti gruppi automobilistici, tra cui Fca, Renault-Nissan e Jaguar Land Rover. Rimane da chiedersi se in futuro i costruttori di vetture riusciranno a mantenere una propria indipendenzaoppure se, nel lungo periodo, verranno inglobati da altri operatori, diventando semplicemente fornitori di box di lamiera “farciti” di software per poter essere venduti.

10 luglio 2019

Nikola Tesla Day: per celebrare lo scienziato inventore

Nikola Tesla è nato il 10 luglio del 1856, in una cittadina dell’Austria- Ungheria. Nel corso della sua vita ha registrato più di 300 brevetti, giustificando chi lo considera uno degli uomini più geniali di tutti i tempi. 
Le sue invenzioni spaziarono in diversi campi: elettricità, meccanica, fluidodinamica. Ma si ricorda soprattutto, l’invenzione delle correnti alternate, cioè un sistema che permette di trasmettere energia a lunghe distanze.
Infatti, Tesla, pur essendo vissuto tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, è lo scienziato che più di tutti ha contribuito alla diffusione dell’energia elettrica.
Inoltre, fu proprio Nikola Tesla a brevettare la radio. Questa invenzione gli fu riconosciuta soltanto dopo la sua morte, da una corte legale degli Stati Uniti. In realtà, nonostante le invenzioni, Tesla morì senza ricchezza.
Oltre alla radio, tra le sue invenzioni ci sono: il battello telecomandato, le lampadine a fluorescenza, il tachimetro, l’aereo a decollo verticale e la turbina senza lame. Ma il suo interesse non si fermò alla tecnologia; diede fondamentali contributi alla scienza. Studiò i raggi X, i fulmini, la fisica particellare, la geofisica e la sismologia.
Nikola Tesla ha ricevuto nel corso nella vita numerose lauree honoris causa, da diversi atenei. Columbia University, Università di Belgrado, Università di Zagabria, Università di Sofia, Università di Parigi, Yale University e altre ancora. Per la sua fama, la nazionalità di Nikola Tesla è contesa tra Serbia e Croazia. Tesla è nato in un paese appartenente al territorio croato, ma da famiglia di origine serba. Comunque, il 2006, il 150° anniversario della sua nascita, fu nominato “anno di Nikola Tesla”.
Sappiamo che era affascinato dagli animali, e alla fine della sua vita divenne integralmente vegetariano. Inoltre, sosteneva l’eugenetica e si disinteressava completamente della ricchezza materiale.
Tesla, infine, morì solo nel New Yorker Hotel, nel gennaio del 1943. Lo Stato di New York ha proclamato il 10 luglio, il Nikola Tesla Day, per omaggiare il grande scienziato che ha passato negli Usa la maggior parte della sua vita.

Tesla: Sperimenta lo stile di vita Tesla in Australia

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Il prossimo inverno, tu e quattro tuoi amici potrete vivere una settimana indimenticabile a Byron Bay, in Australia.
Iscriviti per avere la possibilità di andare in Australia, guidare Tesla Model X e trascorrere sette notti in un rifugio privato pluripremiato, alimentato da energia solare e Tesla Powerwall.
Informa anche familiari e amici per avere maggiori possibilità di vincere.
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05 luglio 2019

Tesla Motors: Model 3 in Pronta Consegna

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Model 3 è ora disponibile in pronta consegna per usufruire dell'incentivo Ecobonus.
Ordina subito per la consegna entro giugno e per bloccare il prezzo attuale, prima delle modifiche. A partire dall'1 luglio infatti, il costo della vernice nera aumenterà di €1.050.
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19 giugno 2019

LA NEXT-GEN DI TESLA MODEL S E X AVRÀ TRE MOTORI E AUTONOMIA FINO A 644 KM


Mentre la produzione della Tesla Model 3 va verso le 1.000 unità giornaliere, e quella della nuova Tesla Model Y si appresta a partire, Elon Musk pensa già alla nuova generazione di Model S e Model X.
Le due vetture “simbolo” di Tesla hanno già ricevuto un aggiornamento minore nelle scorse settimane, guadagnano ulteriore autonomia, in un nuovo report CNBC però si parla di un prossimo refresh delle vetture, la cui nuova generazione sarà costruita in Fremont insieme alla Model Y. Fra le novità dei nuovi modelli, che esattamente come la 3 e la Y potrebbero condividere molti elementi in comune, dovremmo trovare nuovi motori, nuove batterie e un sistema di carica rinnovato, solo per dirne alcune.
L’indiscrezione più succosa però riguarda il debutto assoluto di tre motori elettrici su una singola auto Tesla, il che suona quasi “come una beffa” dopo i tre propulsori elettrici della nuova Ferrari SF90 Stradale. La nuova configurazione Tri-motors dovrebbe vedere due propulsori più grandi al posteriore e uno più piccolo all’anteriore.
Le migliorie dovrebbero riguardare anche l’autonomia, che potrebbe salire fino a 644 kmper la Model S e poco oltre i 600 km per la Model X - secondo gli standard EPA, bisogna poi vedere in Europa con il WLTP. Questo grazie a pacchi batteria più grandi, affiancati da sistemi di raffreddamento rinnovati - testati nel deserto del Mojave e nella Death Valley, sembrerebbe. Le auto saranno poi perfettamente compatibili con i Supercharger V3, potrebbero dunque caricare a 250 kW per una ricarica ultra veloce. Che l’hype per le nuove Model S e X inizi a crescere...
FONTE:TESLARATI

24 maggio 2019

Tesla Italy Communications: Model 3: Gancio Traino Ora Disponibile

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Ora puoi equipaggiare Model 3 con una barra da traino in acciaio ad alta resistenza con adattatore removibile. Con 910 kg di capacità di traino puoi facilmente agganciare un portabici o portasci per la tua prossima vacanza.
Contatta lo store Tesla store più vicino a te per ordinare Model 3 Long Range con Trazione Posteriore.
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13 maggio 2019

Tesla: Ti Presentiamo l'Auto Elettrica con la Maggiore Autonomia Sul Mercato

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Con un motore completamente ridisegnato, Model S e Model X Long Range possono raggiungere 610 km e 505 km rispettivamente. In combinazione con un nuovo sistema di sospensioni adattive, questi miglioramenti offrono autonomia, accelerazione e comfort di guida senza precedenti. Scopri di più.
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