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28 agosto 2019

Alleanze mutevoli: ora la Turchia è alleata “ufficialmente” con la Russia? Ha comprato gli S-400 russi. Imminente l’uscita dalla NATO?


La Turchia sta prendendo in consegna il sistema russo di difesa missilistica S 400. Questo
Vuol dire che Turchia e Russia sono ora “ufficialmente” alleati. La prima spedizione degli ‘S-400 è atterrata ad Ankara il 12 luglio, a detta del Ministero della Difesa della Turchia. (vedi immagine sopra)
Sono previste altre due spedizioni, con la terza consegna di “oltre 120 missili antiaerei di vario tipo … [programmata] provvisoriamente alla fine dell’estate, via mare”. 
I rapporti confermano che “gli operatori turchi degli S-400 si recheranno a luglio e agosto in Russia per l’addestramento. Circa 20 militari turchi sono stati addestrati a maggio e giugno in un centro di formazione russo, … “ (CNN, 12 luglio 2019) 
Come risponderanno gli Stati Uniti?
Con ogni probabilità, la presidenza di Erdogan sarà oggetto di un tentativo di cambio di regime, per non parlare delle continue rappresaglie finanziarie dirette contro la lira turca e delle sanzioni economiche. 
Ciò che si sta rivelando è una crisi totale nella struttura delle alleanze militari. La Turchia non può ragionevolmente mantenere la sua appartenenza alla NATO e al contempo stringere un accordo di cooperazione militare con la Federazione russa. 
Screenshot di Bloomberg
Tenendo a mente la prima guerra mondiale, le mutevoli alleanze e la struttura delle coalizioni militari sono fattori determinanti della storia.
Le alleanze militari odierne, comprese le “coalizioni trasversali” tra “Grandi Poteri”, sono marcatamente diverse e molto più complesse di quelle relative alla Prima Guerra Mondiale (ovvero il confronto tra “La triplice intesa” e “la triplice alleanza”).
L’uscita di fatto della Turchia dalla NATO indica uno spostamento storico nella struttura delle alleanze militari che potrebbe potenzialmente contribuire a indebolire l’egemonia degli Stati Uniti in Medio Oriente e creare condizioni che potrebbero portare alla rottura dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO).
La NATO costituisce una formidabile forza militare composta da 29 stati membri, in gran parte controllati dal Pentagono. È una coalizione militare e uno strumento di guerra moderna. Costituisce una minaccia per la sicurezza globale e la pace mondiale. 
Le divisioni all’interno dell’Alleanza Atlantica potrebbero assumere la forma di uno o più stati membri che decidono di “uscire dalla NATO”. Inevitabilmente un movimento di NATO-Exit indebolirebbe il consenso imposto dai nostri governi che in questo frangente della storia consiste nel minacciare di scatenare una guerra preventiva contro l’Iran e la Federazione russa.  
A letto col nemico
Mentre la Turchia è ancora “ufficialmente” un membro della NATO, il presidente Recep Tayyip Erdoğan (sotto) ha sviluppato negli ultimi due anni “relazioni amichevoli” con due dei più accaniti nemici americani, ovvero Iran e Russia.
La cooperazione militare tra Stati Uniti e Turchia (incluse le basi militari USA in Turchia) risale alla Guerra Fredda.
La Turchia nella NATO ha da molto tempo le maggiori forze convenzionali (dopo gli Stati Uniti), superiori a quelle di Francia, Gran Bretagna e Germania. In linea generale, la spaccatura USA-Turchia e le sue implicazioni per l’Alleanza Atlantica sono state ignorate o banalizzate dai media.

La NATO è potenzialmente in rovina. La consegna dell’S-400 quasi un anno prima del previsto contribuirà a   destabilizzare ulteriormente la struttura delle alleanze militari a danno di Washington.
La Turchia è anche un alleato dell’Iran. Inevitabilmente, il possesso dell’S-400 da parte della Turchia inciderà sugli attuali piani di guerra USA contro l’Iran (che a sua volta acquisterà l’S-400).
Ciò vuol dire che la Turchia, che è uno stato membro della NATO, si ritirerà dal sistema integrato di difesa aerea USA-NATO-Israele? Tale decisione equivarrebbe a una NATO Exit.
Inoltre, l’alleanza di lunga data della Turchia con Israele non è più funzionale. A sua volta, è defunta anche la “Triplice alleanza” USA-Turchia-Israele.
Nel 1993, Israele e Turchia hanno firmato un memorandum d’intesa che ha portato alla creazione di comitati congiunti” (turco-israeliani) per gestire le cosiddette minacce regionali. Secondo i termini del Memorandum, Turchia e Israele hanno concordato “di cooperare nella raccolta di informazioni su Siria, Iran e Iraq e di incontrarsi regolarmente per condividere le valutazioni relative al terrorismo e alle capacità militari di questi paesi”.

Sharon ed Erdogan nel 2004

La triplice alleanza è stata anche accompagnata da un accordo di cooperazione militare NATO-Israele del 2005 che comprendeva “molte aree di interesse comune, come la lotta al terrorismo e le esercitazioni militari congiunte”. Questi legami di cooperazione militare con la NATO sono stati visti dall’esercito israeliano come un “potenziare la capacità di deterrenza di Israele riguardo ai potenziali nemici che la minacciano, principalmente Iran e Siria”.
La “triplice alleanza” che unisce Stati Uniti, Israele e Turchia è stata coordinata dai capi di stato maggiore statunitensi. Era una struttura di comando militare integrata e coordinata relativa al più ampio Medio Oriente. Era basato su stretti legami bilaterali statunitensi con Israele e Turchia, insieme a una forte
relazione militare bilaterale tra Tel Aviv e Ankara. A tal proposito, Israele e Turchia erano stretti partner con gli Stati Uniti negli attacchi aerei pianificati contro l’Iran dal 2005. (Vedi Michel Chossudovsky, maggio 2005). Inutile dire che la triplice alleanza è defunta.
Con la Turchia schierata con Iran e Russia, sarebbe un “suicidio” per gli USA-Israele anche il prendere in considerazione l’ipotesi di intraprendere attacchi aerei contro l’Iran.
Inoltre, l’accordo di cooperazione militare NATO-Israele del 2005, che si basava ampiamente sul ruolo della Turchia, diventa non più funzionale. Ciò significa che le minacce USA-Israele dirette contro l’Iran non sono più supportate dalla Turchia, che ha stretto un’alleanza di convenienza con l’Iran.
Il più ampio riallineamento di alleanze militari
Lo spostamento delle alleanze militari non è limitato alla Turchia. A seguito della spaccatura tra Qatar e Arabia Saudita, il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) ne è stato stravolto a causa del Qatar
schieratosi con Iran e Turchia contro Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti. Il Qatar ha la massima importanza strategica perché condivide con l’Iran i maggiori giacimenti marittimi mondiali di gas nel Golfo Persico.
La base militare di Al-Udeid vicino a Doha è la più grande base militare americana in Medio Oriente, che ospita la sede centrale del comando centrale degli Stati Uniti in Medio Oriente. A sua volta, la Turchia ha attualmente stabilito una propria struttura militare in Qatar.
La Shanghai Cooperation Organization (SCO)
Un profondo cambiamento nelle alleanze geopolitiche si sta verificando anche nell’Asia meridionale con l’ammissione nel 2017 di India e Pakistan come membri a pieno titolo dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO). Inevitabilmente, questo cambiamento storico costituisce un duro colpo contro Washington, che ha accordi di difesa e commerciali sia con il Pakistan che con l’India. “Mentre l’India rimane saldamente allineata con Washington, il potere politico repressivo dell’America sul Pakistan
(tramite accordi militari e di intelligence) si è indebolito a causa degli accordi commerciali e di investimento del Pakistan con la Cina”. (Michel Chossudovsky, 1 agosto 2017)
In altre parole, questo allargamento della SCO indebolisce le ambizioni egemoniche dell’America sia nell’Asia meridionale che nella più ampia regione eurasiatica. Comporta un’influenza sulle rotte dei gasdotti, sulle vie dei trasporti, su confini e sicurezza reciproca e sui diritti marittimi.
Il Pakistan è la porta d’accesso all’Afghanistan e all’Asia centrale, dove l’influenza degli Stati Uniti è stata indebolita a vantaggio di Cina, Iran e Turchia. La Cina è coinvolta in importanti investimenti nel settore minerario, per non parlare dello sviluppo di vie di trasporti che cercano l’integrazione dell’Afghanistan nella Cina occidentale.
Dove si inserisce la Turchia? La Turchia fa sempre più parte del progetto eurasiatico dominato da Cina e Russia. Nel 2017-18, Erdogan ha avuto diversi incontri con il presidente Xi-Jinping e Vladimir Putin. La Turchia è attualmente un partner di dialogo della SCO. 
Il movimento contro la guerra: Movimento dei Popoli per una #NATOExit
Di cruciale importanza, la crisi all’interno della NATO costituisce un’opportunità storica per sviluppare un  movimento popolare #NATOExit in Europa e Nord America, un movimento popolare che faccia pressione sui governi affinché si ritirino dall’Alleanza Atlantica, un movimento che alla fine possa riuscire a smantellare e abolire l’apparato militare e politico dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico.
La giusta Immagine: il logo di No Guerra No Nato Florence Movement per una NATO Exit
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da OLDHUNTER

04 aprile 2016

Rete Voltaire Weekly is out! Edition of 04 April 2016

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04 April 2016
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Washington reactiva el escándalo Erdogan
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12 settembre 2013

Zero Inchiesta sull'11 settembre - video completo



I terribili attentati del World Trade Center e di Washington non solo hanno mandato in frantumi gran parte delle certezze occidentali e stravolto - forse per sempre - gli equilibri politico-militari del mondo contemporaneo, ma hanno anche diviso in due, come mai era successo prima, l'opinione pubblica.
In tutto il mondo uomini politici, intellettuali e gente comune si sono ritrovati a interrogarsi su una stessa domanda: che cosa è veramente successo l'11 settembre 2001?
Non c'è più nulla da sapere, non c'è nulla da aggiungere a quanto è stato ricostruito dalle inchieste ufficiali, oppure - come qualche tempo dopo gli attentati si è cominciato a sostenere - non è assolutamente possibile che le cose siano andate come sono state raccontate?

23 luglio 2012

L'USAID riconosce il carattere segreto delle operazioni illegali a Cuba

L'USAID RICONOSCE IL CARATTERE SEGRETO DELLE OPERAZIONI ILLEGALI A CUBA:

La cosiddetta Agenziadegli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), denunciata per essereuna copertura dell’apparato di intelligence degli Stati Uniti, ha appena negatoad un rinomato ricercatore l’accesso ai documenti relativi alle sue operazionia Cuba, qualificate come “segrete”. L’USAID ha rifiutato didivulgare i dettagli principali delle attività della Freedom House a Cuba dalgennaio 2000 al dicembre 2007, come richiesto dal giornalista Tracey Eaton,redattore capo del sito “Along the Malecon”. I documenti erano stati richiestiin virtù del programma federale di accesso all’informazione, il “Freedom ofInformation Act” (FOIA).
Di Jean-Guy Allard
Nel suo messaggio aEaton, la controversa agenzia cita un’esenzione del FOIA che le permette di nonrivelare non solo “i segreti commerciali, le informazioni commerciali ofinanziarie” considerate come “privilegiate o confidenziali” ma anche segretirelativi ad operazioni di intelligence clandestine o evidentemente illegali. L’esoneroè abbastanza vago da nascondere la maggior parte delle informazioni agli occhidel pubblico”, ha spiegato Eaton sul suo sito internet.

09 luglio 2012

A Chicago il vertice per consolidare la “NATO Globale”

A Chicago il vertice per consolidare la “NATO Globale”:

A Chicago il vertice per consolidare la “NATO Globale”


Rick Rozoff, Global Research


Il 3 aprile, la segretaria di Stato Hillary Clinton ha affrontato solo la questione del comando dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico negli Stati Uniti, l’Allied Command Transformation e il World Affairs Council della Greater Hampton Roads, entrambi a Norfolk, Virginia, sullo sfondo dell’annuale Festival della NATO di Norfolk. Lo stesso giorno, cioè il giorno prima del 63° anniversario della fondazione della NATO, ha anche parlato al Virginia Military Institute di Lexington.


Il primo, conosciuto con il suo acronimo ACT, è il successore del Comando alleato dell’Atlantico del periodo della Guerra Fredda, e fu creato quale una delle tante iniziative post-11 settembre 2001 di George W. Bush e dell’allora segretario alla difesa Donald Rumsfeld. Gli alleati di Washington nella NATO, hanno diligentemente ratificato la decisione della sua creazione, in occasione del vertice del blocco militare a Praga, nella Repubblica Ceca, del 2002.

I tre siti scelti per la sua giornata piena di discorsi circa il ruolo unico degli Stati Uniti nel mondo, come alto argomento della diplomazia del paese, erano più adatti a un segretario alla difesa della nazione; la differenza tra i segretari di Stato e alla Difesa, e su questo argomento del triumvirato del Comitato per le forze armate del Senato statunitense, John McCain, Joseph Lieberman e Lindsey Graham, diventano sempre più esigue; salvo che il primo e il terzo pianificano le guerre e il secondo le attua.

07 giugno 2012

CAPITALISMO: una storia di fantasmi

CAPITALISMO: UNA STORIA DI FANTASMI:

Rockefeller per Mandela, Vedanta per Anna Hazare .... Per quanto tempo i Cardinali del vangelo delle multinazionali e della finanza faranno proprie le nostre proteste? Le Organizzazioni Non Governative, finanziate dalle corporation o dalle fondazioni, sono gli strumenti della finanza globale per impadronirsi dei movimenti di resistenza, per tentare di controllarli dall’interno, esattamente come quegli azionisti che si accaparrano le quote di maggioranza alla partecipazione delle società. Si insediano come punti nodali sul sistema nervoso centrale, sui percorsi lungo i quali scorre la finanza globale.
Di Arundhati Roy

Che cos’è questo, una dimora o un contenitore? Un tempio alla nuova India, o un deposito per i suoi fantasmi? Da quando è arrivato “Antilla” sulla Altamont Road a Mumbai, trasudando mistero e una nascosta minaccia, le cose non sono state più le stesse. “Eccoci arrivati”, l’amico che mi ha portato qui mi ha detto: “rendiamo omaggio al nostro nuovo Sovrano”.

“Antilla” appartiene all’uomo più ricco dell’India, Mukesh Ambani. Avevo già letto di questo residence, il più costoso mai costruito, di ventisette piani, tre piazzole di eliporto, nove ascensori, giardini pensili, sale da ballo, stanze climatizzate, palestre, sei piani di parcheggio, e seicento persone di servizio. Non ero preparata per vedere il prato in verticale, un tappeto erboso che si impenna per 27 piani vincolato ad una larga griglia metallica. L’erba era in parte secca; ne erano caduti dei netti rettangoli. Chiaramente, il Trickledown non aveva funzionato.
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17 maggio 2012

Operazione psicologica contro la Siria: quando lo “shopping” della Sig.ra Assad diventa un “crimine contro l’umanità”

Operazione psicologica contro la Siria: quando lo “shopping” della Sig.ra Assad diventa un “crimine contro l’umanità”:

Di Finian Cunningham
I membridell’Organizzazione di cooperazione di Shangai, comprendenti la Russia, la Cinae l’Iran, stato osservatore, hanno imposto a Michelle Obama, moglie delpresidente Obama e icona della moda, delle restrizioni in materia di trasferte. Il budget annuale a seicifre della Sig.ra Obama per i vestiti e per accessori di design è percepitocome un affronto alla moralità dal momento che suo marito sovrintende a guerredi aggressione verso paesi stranieri, ad omicidi di massa in molti territoricon l’uso di droni e ha ordinato l’assassinio di scienziati iranianispecializzati nel nucleare.
Anch’esse vittime dellamoda, le mogli dei primi ministri britannico e del presidente francese, DavidCameron e Nicolas Sarkozy, sarebbero pure loro colpite da sanzioni in moltipaesi del Medio Oriente e dell’Asia centrale in virtù dell’appoggio dato dailoro mariti alla campagna di bombardamenti illegale e criminale condotta dagliStati Uniti e dalla NATO in Libia.

Il lettore avrà senzadubbio capito che il “reportage” qui sopra è una parodia.

Tuttavia in realtàl’Unione Europea applica queste misure senza precedenti alla moglie delpresidente siriano Bachar Al-Assad.

03 maggio 2012

ESM & GOLDMAN SACHS: Il Colpo di Stato Finanziario a Danno di Tutti!

ESM & GOLDMAN SACHS: Il Colpo di Stato Finanziario a Danno di Tutti!:

Nel settembre 2008, Henry Paulson, ex CEO di Goldman Sachs, è riuscito a estorcere 700 miliardi di dollari per il salvataggio delle banche. Ma per riuscirci ha dovuto minacciare il collasso dell'intero sistema finanziario globale e l'imposizione della legge marziale in usa. Paulson  fece addirittura appello per un fondo di salvataggio permanente, il Troubled Asset Relief Program, TARP  ma si oppose il Congresso degli Stati Uniti e in definiva fu respinto. 
Di Ellen Brown
Global Research 

Nel dicembre 2011, presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, ex vicepresidente della Goldman Sachs Europa, era in grado di approvare un piano di salvataggio 500 miliardi di euro per le banche europee senza chiedere il permesso a nessuno. E nel gennaio 2012, un programma di finanziamento permanente di salvataggio chiamato Meccanismo europeo di stabilità (ESM) era stata approvata nel cuore della notte senza essere minimamente denunciato dalla stampa del vecchio continente. 

L' ESM impone un debito senza fine per governi degli Stati membri dell'Unione europea, mettendo i contribuenti europei un cappio grazie all' ESM   aegli eurocrati (NdA gestiti da chi sappiamo).
Il Colpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro, i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei paesi dell'Unione Europea. 


Tutto è sacrificato alle esigenze dei creditori, perché dove altro può essere il denaro che tiene in scacco con debiti paralizzanti i governi dell'Eurozona? C'è un'altra alternativa alla schiavitù del debito alle banche. Ma prima diamo uno sguardo più da vicino il ventre nefasto del MSE e silenziosa acquisizione di Goldman della BCE. . . .

 

12 aprile 2012

Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro

Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro:
Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro


Ellen Brown, Global Research, 21 febbraio 2012; da “Web of Debt”
In un articolo intitolato “Ancora nessuna soluzione per la regola del ‘Troppo importante per fallire’”, il 15 febbraio William Greider ha scritto su The Nation:
“Gli speculatori dei mercati finanziari globali sono tutti quanti giunti alla conclusione che la riforma Dodd-Frank non ha posto fine alla regola del “troppo grande per fallire”, ma anzi ha finito per creare un circolo eletto di banche protette etichettate come “sistemicamente importanti” che non saranno mai fatte fallire, non importa quanto negativa possa essere la loro condotta”.
Può anche essere così, ma bisogna in ogni caso tenere conto che vi è una piccola parte di questa cattiva condotta generale del sistema bancario che lo stesso Zio Sam non può coprire coi propri fondi: i 32000 miliardi di dollari in Credit Default Swaps (CDS). Trentaduemila miliardi di dollari è una cifra pari a più del doppio del PIL statunitense e più del doppio anche rispetto al debito interno degli USA.

01 aprile 2012

Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?

Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?:
Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?

Prof. Michel Chossudovsky, Global Research, 11 febbraio 2012
Introduzione
“Al fine di facilitare l’azione delle forze di liberazione (sic), … uno sforzo particolare dovrebbe essere fatto per eliminare alcuni individui chiave. … deve essere fatto al più presto, nel corso della rivolta e dell’intervento, …
Una volta che una decisione politica è presa nel procedere con i disordini interni in Siria, la CIA è preparata e il SIS (MI6) tenterà di montare dei piccoli sabotaggi e degli assalti (sic) all’interno della Siria, utilizzando i contatti individuali. … Gli incidenti … non dovrebbero essere limitati a Damasco…
Inoltre: “un necessario grado di paura … incidenti di frontiera e scontri di confine (inscenati)”, dovrebbero “fornire un pretesto per l’intervento … la CIA e il SIS [MI6] dovrebbero usare … mezzi sia psicologici che operativi per aumentare la tensione.” (Joint US-UK leaked Intelligence Document, London and Washington, 1957)
In questo I-book on-line interattivo, portiamo all’attenzione dei nostri lettori una selezione di articoli sulla crisi siriana. Il nostro obiettivo è quello di dissipare l’ondata di menzogne mediatiche e di propaganda governativa, che presenta gli avvenimenti in Siria come un “movimento di protesta pacifica”. 

29 marzo 2012

L’alleanza sino-russa: una sfida alle ambizioni statunitensi in Eurasia

L’alleanza sino-russa: una sfida alle ambizioni statunitensi in Eurasia:
L’alleanza sino-russa: una sfida alle ambizioni statunitensi in Eurasia

Mahdi Darius Nazemroaya, Global Research, 23 settembre 2007
“Ma se lo spazio intermedio [la Russia e l'ex Unione Sovietica] respinge l’Occidente [l'Unione europea e l'America], diventa una singola entità assertiva; se ottiene il controllo sul Sud [Medio Oriente] o si allea con il principale attore orientale [Cina], il primato dell’America in Eurasia si restringe drammaticamente. Lo stesso accadrebbe qualora i due principali attori orientali in qualche modo si unissero. Infine, ogni espulsione dell’America da parte dei suoi alleati occidentali [l'intesa franco-tedesca] dalla sua posizione alla periferia occidentale [Europa] segnerebbe automaticamente la fine della partecipazione degli Stati Uniti al gioco sulla scacchiera eurasiatica, anche se questo comporterebbe la subordinazione dell’estremità occidentale ad un redivivo giocatore che occupa lo spazio intermedio [per esempio la Russia]“. (Zbigniew Brzezinski, La Grande Scacchiera: la supremazia americana e i suoi imperativi geostrategici, 1997)
La terza legge del moto di Sir Isaac Newton afferma che “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.” Questi principi della fisica possono essere utilizzati anche nelle scienze sociali, con particolare riferimento alle relazioni sociali e geopolitiche.
Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, l’alleanza anglo-statunitense, si sono impegnati in un progetto ambizioso per controllare le risorse energetiche globali. Le loro azioni hanno portato a una serie di reazioni complesse, che hanno creato una coalizione eurasiatica che si appresta a sfidare l’asse anglo-statunitense. 

02 marzo 2012

L’ennesimo pretesto per dichiarare guerra?

L’ennesimo pretesto per dichiarare guerra?:
L’ennesimo pretesto per dichiarare guerra?

Global Research, 15 febbraio 2012
Gli sforzi statunitensi e israeliani di addossare all’Iran le responsabilità del terrorismo internazionale si sono spostati a un livello globale? Una serie di attacchi con esplosivi che avevano apparentemente come bersaglio diplomatici israeliani in India e Georgia sono stati collegati alle esplosioni verificatesi a Bangkok, capitale della Thailandia, per le quali secondo gli organi di informazione sono stati arrestati tre soggetti di nazionalità iraniana.
Israele si è affrettato a sostenere che gli ordigni esplosivi utilizzati in Thailandia sono dello stesso tipo delle “bombe adesive” impiegate per gli attacchi di Nuova Delhi e Tbilisi, e che questa rappresenterebbe la prova che una rete terroristica di matrice iraniana stia conducendo una campagna volta ad uccidere i suoi rappresentanti diplomatici all’estero.
“Il fallito attacco terroristico di Bangkok mostrano una volta di più come lo Stato iraniano e i suoi alleati continuino a promuovere il terrore”, ha detto il ministro della difesa di Israele Ehud Barak.
La polizia thailandese ha identificato uno degli individui rimasti feriti nelle esplosioni di martedì a Bangkok come un cittadino di nazionalità iraniana. Stando a quanto riportato sarebbero iraniani anche altri due individui tratti in arresto, uno nella capitale tailandese e l’altro catturato dopo avere preso un volo diretto in Malaysia.

01 marzo 2012

Utilizzare terra arabile per i bio-combustibili: I carbon credits nella 'Valle della Morte'

Utilizzare terra arabile per i bio-combustibili: I carbon credits nella 'Valle della Morte':
I brutti effetti dello 'sviluppo pulito' sostenuto dalle Nazioni Unite in Honduras.
Di Jeremy Kryt
VALLE di Aguan, HONDURAS- 3.000 chilometri quadrati, la valle del fiume Aguan nel nord-est dell'Honduras ha circa le stesse dimensioni della Death Valley in California. Ma pur essendo verde e fertile, il bacino dell'Aguan sta diventando famoso come "valle della morte." Dal gennaio 2010, almeno 45 contadini sfollati sono stati uccisi negli scontri per i diritti fondiari ad Aguan, e "il numero effettivo di omicidi è probabilmente molto più alto", secondo Annie Bird, co-direttore del gruppo di difesa dei diritti umani Rights Action (RA), che ha visitato l'Honduras nel mese di settembre.
Bird e altri critici dicono che la violenza ad Aguan è determinata dalla competizione per le risorse tra gli agricoltori locali e gli impianti di produzione di biocarburanti su larga scala. La valle è la patria di più di una dozzina di piantagioni di palma africana che forniscono energia "verde" in Europa e in Asia, così come di un paio di impianti a biogas che funzionano come parte di una delle iniziative delle Nazioni Unite per la politica dei carbon credits.

"Le imprese agricole, dopo tutto, costituiscono il principale terreno agricolo ad Aguan," dice Bird. "Questo è quello che guida il conflitto qui".
Le piantagioni di palma africana sono state collegate anche alla violenza legata alla terra in Indonesia, in Africa e altrove in America Latina, in quanto la domanda mondiale di biocarburanti è cresciuta a dismisura negli ultimi anni. Ma l'uso del terreno agricolo per i carburanti, invece che per la produzione alimentare, ha provocato un picco dei prezzi alimentari a livello mondiale. Nel mese di ottobre 2011, il Comitato delle Nazioni Unite per la Sicurezza Alimentare ha pubblicato un rapporto che cita la produzione di biocarburanti come una delle principali cause di carenza di cibo in tutto il mondo.

23 febbraio 2012

Preparativi per attaccare l’ Iran con armi nucleari. “Nessuna opzione è fuori dal tavolo”

Quando una guerra nucleare sponsorizzata dagli USA diventa uno” strumento di pace “, condonata e accettata dalle istituzioni mondiali e dalle più alta autorità, comprese le Nazioni Unite, non si può tornare indietro: la società umana è stata precipitata a capofitto sul sentiero dell’ auto – distruzione. “( Towards a World War III Scenario , Global Research, maggio 2011)
Preparativi per attaccare l’ Iran con armi nucleari. “Nessuna opzione è fuori dal tavolo”
Il mondo è a un bivio pericoloso. L’America è su un sentiero di guerra.
La terza guerra mondiale non è più un concetto astratto.
Gli Stati Uniti e i suoi alleati si stanno preparando a lanciare una guerra nucleare contro l’Iran con conseguenze devastanti.
Questa avventura militare minaccia, nel vero senso della parola, il futuro dell’umanità.
Il progetto militare globale del Pentagono è la conquista del mondo.
Il dispiegamento militare delle forze USA-NATO sta avvenendo contemporaneamente in diverse regioni del mondo.
I pretesti e le “giustificazioni” per la guerra abbondano. L’Iran è oggi annunciato come una minaccia per Israele e il Mondo.
La guerra contro l’Iran è sul tavolo del Pentagono da più di otto anni. In sviluppi recenti , sono state lanciate rinnovate minacce e accuse contro Teheran.
Una “guerra di stealth” è già iniziata. Gli agenti del Mossad sono sul terreno. Formazioni paramilitari segrete sono in fase di lancio in Iran mentre i droni della Cia sono già stati schierati.

16 febbraio 2012

IRAN-DRONEGATE: l’acrimonia di Washington per l’abbattimento del drone da spionaggio Top Secret

IRAN-DRONEGATE: l’acrimonia di Washington per l’abbattimento del drone da spionaggio Top Secret:
IRAN-DRONEGATE: l’acrimonia di Washington per l’abbattimento del drone da spionaggio Top Secret

Global Research, 14 Dicembre 2011
Nota del redattore: LA SAGA IRAN-DRONEGATE Benvenuti in quello che potrebbe essere descritto come la “Saga Iran-DroneGate”, un finale di partita diplomatico diretti contro la Repubblica Islamica dell’Iran. Global Research fornirà una copertura dettagliata di questo importante argomento. Michel Chossudovsky, 14 dicembre 2011
L’abbattimento del drone spia è un segno che l’Iran è militarmente potente ed efficiente. Tuttavia, la missione segreta del drone, che si presume fosse la raccolta di dati segreti sui siti nucleari iraniani, consolida l’idea che Washington è più che mai intenzionata a realizzare operazioni segrete in Iran e che cova un piano malintenzionato per orchestrare un attacco contro i siti nucleari iraniani, se non un Armageddon nella regione. In quello che sembra essere nient’altro che la sfacciata arroganza in stile USA, il presidente Barack Obama ha chiesto la restituzione del drone spia che ha violato lo spazio aereo della Repubblica islamica, ma il cui abbattimento dall’esercito iraniano, ha umiliato i funzionari degli Stati Uniti. Il drone top-secret RQ-170 Sentinel, che è usato da Washington nelle operazioni segrete che i funzionari degli Stati Uniti hanno già promesso di condurre in Iran, è stato vittima di un agguato elettronico ed è atterrato con un minimi danni nella città di Kashmar, a circa 140 miglia nell’Iran. 

02 febbraio 2012

Libia, Cosa Aveva Raggiunto e Cosa è Stato Distrutto

"Non c’è un domani” sotto la ribellione di Al Qaeda sponsorizzata dalla NATO.
Mentre si insediava un governo ribelle “a favore della democrazia”, il paese è stato distrutto.

Contro il fondale di una guerra di propaganda, i successi economici e sociali della Libia degli ultimi trent’anni hanno brutalmente mutato direzione:
La [Jamahiriya Araba Libica] aveva un alto livello di vita e un robusto apporto calorico pro capite, pari a 3144 chilocalorie. Il paese ha fatto passi avanti in campo sanitario e, dal 1980, i tassi di mortalità infantile sono calati da 70 a 19 nascite su 100.000 nel 2009. L’aspettativa di vita è passata da 61 a 74 anni nello stesso lasso di tempo (FAO, Roma, Libya, Country Profile)
Secondo i settori della "sinistra progressiva” che hanno appoggiato il mandato R2P della NATO, per non parlare dei terroristi che sono senza riserve considerati e “Liberatori”:
"L’umore in tutta la Libia, in modo particolare a Tripoli, è assolutamente quello di un sentimento euforico. La gente è incredibilmente eccitata di ricominciare da capo. C’è un senso di rinascita, l’impressione che le loro vite stanno iniziando di nuovo (DemocracyNow.org, 14 settembre 2011)