06 febbraio 2018

FAKE NEWS / Una bufala smascherata da Oxford e Reuters

Ci voleva una ricerca dell'Università di Oxford e dell'Istituto Reuters per smontare la fake sulle fake news. Ossia per far capire finalmente a tutti quanto sia grossa la bufala tesa ad inventarsi o almeno ad ingigantire in modo spropositato – tanto per gettar fumo in faccia al popolo bue – il problema delle notizie false che circolano in rete.
Ora la ricerca congiunta fa emergere che il problema, praticamente, non esiste, inventato di sana pianta da chi vuol difendere la Non Informazione, l'informazione drogata, cloroformizzata, omologata: quella che fa tanto comodo ai Palazzi e ai suoi inquilini, ladri & corrotti d'ogni risma.
Chiare le cifre elaborate da Oxford e Reuters. Lo studio prende in esame una ventina di siti ritenuti 'sovversivi', cioè capaci di sfornare fake news come sfogliatelle calde: e da questa analisi salta fuori che ai quei siti si collega non più del 3,1 per cento di tutta l'utenza che viaggia in rete. Una percentuale, dunque, del tutto risibile.
Non basta. Perchè dalla radiografia effettuata risulta anche che i lettori passano ben poco tempo – sul totale di quello trascorso sempre in rete – a consultare quei siti 'galeotti'.
Quindi, tanto rumore per nulla, un fenomeno inventato e fatto lievitare apposta per rincoglionire  ancor di più quel popolo bue che i media tradizionali tengono legato ai guinzagli della loro Non informazione.
Ma di tutto questo, dei dati Oxford-Reuters, of course, quei media preferiscono non parlare.

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05 febbraio 2018

The Invisible Word



Cesano è una piccola città alla periferia di Roma. Ciò che lo distingue è il vasto sito di trasmettitori radio che si trova ai margini della città. Il sito è di proprietà di Radio Vaticana, il cui motto è: "La voce del Papa e della Chiesa in dialogo con il mondo" e trasmette in tutto il mondo in molte lingue. Di notte l'alta antenna a forma di croce è illuminata di rosso e può essere vista da lontano.

Quando le emissioni sono particolarmente elevate, i residenti di Cesano possono persino sentire la radio attraverso i loro telefoni, citofoni e persino tubi.

Un altro fattore che distingue Cesano da altre città simili è il suo tasso di morte anormalmente elevato di tumori e leucemie cancerogene tra adulti e bambini. In risposta, i residenti di Cesano hanno formato un comitato e si sono impegnati in una lunga battaglia legale contro Radio Vaticana, che ha sempre negato tutte le accuse secondo cui il sito rappresenta un rischio per la salute.

La Radio Vaticana è attualmente oggetto di indagini per omicidio colposo, e nel 2010 uno studio epidemiologico ordinato dal giudice ha suggerito che c'era "un collegamento importante, coerente e significativo tra l'esposizione residenziale alle strutture della Radio Vaticana e un eccessivo rischio di morte per leucemia e linfoma" nelle persone che vivono nelle vicinanze.

The Invisible Word racconta questa storia attraverso un mix unico di interviste, filmati d'archivio e filmati provenienti dalle famiglie che sono state coinvolte in questo caso altamente controverso negli ultimi 15 anni. Questo filmato trovato affianca interviste con residenti, scienziati, politici e persino l'ex direttore della Radio Vaticana, padre Federico Lombardi (che è anche l'ex portavoce ufficiale della Santa Sede) per fornire un ritratto unico e intimo delle storie personali e delle lotte dei residenti.

Per chi volesse acquistare il film dall'Italia: il documentario sarà disponibile a breve anche su Amazon.it e sulla versione Italiana di Itunes (al momento è presente sulle versioni UK e USA delle medesime piattaforme). Nel frattempo può essere noleggiato/acquistato, da qualsiasi parte del mondo, su Vimeo On Demand al seguente indirizzo:

vimeo.com/ondemand/theinvisibleword

04 febbraio 2018

Serbia: museo Tesla, patrimonio culturale

ll Museo "Nikola Tesla" è un'istituzione culturale ubicata a Belgrado, in Serbia, e dedicata alla vita ed all'opera dell'omonimo fisico serbo, vissuto a cavallo tra l'800 ed il '900.

 Serbia: museo Tesla, patrimonio culturale

La palazzina in cui è ospitato fu adibita a Museo nel 1952, quando il Governo dell'allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia decise di inglobarvi tutto il materiale costituente l'eredità del fisico, che dopo la sua morte era rimasto negli Stati Uniti, dove egli era vissuto.
Tuttavia, alcuni brevetti di Tesla sono rimasti negli Stati Uniti e ancora oggi vengono tenuti segreti negli archivi dell'FBI o della CIA.
L'Archivio di Nikola Tesla è composto da una collezione unica di 160.000 tra manoscritti e documenti scientifici, e rappresenta un patrimonio culturale riconsciuto dall'UNESCO.
Per decenni il Museo è stato aperto principalmente ai bambini delle scuole locali, ma ha visto di recente un'ondata di visitatori anche dall'estero, facendolo diventare imperdibile nel percorso turistico di Belgrado.
Più di 130.000 persone hanno visitato il Museo l'anno scorso, e questi numeri dovrebbero aumentare nel 2018.

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