12 novembre 2015

Nostro figlio ucciso dal fuoco amico - Nassirija



Durante la trasmissione di ” Eroi senza medaglie”, l’inchiesta di Sigfrido Ranucci (curata da Maurizio Torrealta) , sui motivi del mancato assegnamento delle medaglie d'oro ai caduti di Nassirija e sulla reale dinamica della strage, è stato mostrato un video inedito nel quale si udiva l’ esplosione di un deposito di munizioni italiane proprio dopo l’esplosione dell’ autobomba. Dopo aver visto questa inchiesta in televisione, i genitori di uno dei militari uccisi, hanno contattato la redazione di rainews24 perché si sono resi conto che il loro figlio era stato ucciso dall’ esplosione di quel deposito di munizioni collocato proprio all’ entrata della base e non dalla autobomba.

Maria Ferraro, la madre del Caporale maggiore Emanuele, parla dopo un silenzio durato più di due anni , consumato nell’attesa di informazioni ufficiali sulla morte del figlio . Informazioni mai arrivate. La signora Ferraro, mettendo insieme i frammenti di notizie ricevute dai commilitoni del figlio, arriva alla conclusione che Emanuele è stato ucciso dalle pallottole italiane depositate nella cosiddetta “riservetta”.

www.rainews24.it

11 novembre 2015

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 11 novembre 2015


Rete Voltaire
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In breve

 
Gli Stati Uniti e Israele iniziano la colonizzazione del Nord della Siria
 
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04 novembre 2015

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 3 novembre 2015

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Gli Stati Uniti e Israele iniziano la colonizzazione del Nord della Siria
 
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02 novembre 2015

Pasolini un delitto italiano



Pasolini un delitto italiano from Mario Rossi Network on Vimeo.

Ricostruzione, in forma di docudrama con la mescolanza di immagini "finte" e di materiale di repertorio in bianconero, del processo contro Pino Pelosi per la morte di Pier Paolo Pasolini, ucciso nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 sul lido di Ostia. Giordana e i suoi sceneggiatori Stefano Rulli e Sandro Petraglia non pretendono di raccontare la verità su quella morte, ma di spiegare perché quella verità non s'è mai saputa e perché la prima sentenza che condannò Pelosi per omicidio "con il concorso di ignoti" sia stata cassata nelle sentenze successive, rimossa dall'opinione pubblica, dimenticata. Nel film, montato con accorta efficacia da Cecilia Zanuso, di Pasolini si vede il volto, e si ascolta la voce, soltanto nei frammenti di repertorio. Qualcuno gli ha prestato un corpo, ma non il viso, nelle convulse e notturne sequenze dell'omicidio. Si risolve in un atto di accusa contro la putrefazione, l'indegnità, le pesanti responsabilità di una classe dirigente contro la quale in vita Pasolini s'era rivolto nei suoi scritti corsari.

Andato in onda su la7 il 10/07/2012
www.la7.it/speciali/pvideo-stream?id=i572726
www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=17681