30 settembre 2011

11 settembre



11 settembre 2001.

Una tragedia epocale, che ha causato due guerre e segnato questi ultimi dieci anni, sulla quale - ormai è certo - ci hanno raccontato una montagna di balle.
Non convincono le clamorose falle dell'intelligence, come pure la ricostruzione ufficiale della dinamica dei fatti. Alcuni dei principali dubbi sono sollevati in questo documentario, trasmesso da Rai Storie.
Ma l'undici settembre è anche l'anniversario di un altro evento storico: il golpe in Cile e la morte di Allende. Era il 1973.
Di seguito, l'inizio di "Salvador Allende", film documentario diretto da Patricio Guzmán

26 settembre 2011

Terrorismo. Nel 10. anniversario dell'11 settembre


Nel 10 anniversario dell'11 settembre
Non vi raccontano che a Tripoli succede una Bengasi o una Falluja all'ennesima potenza: i mercenari Nato, comandati da uno dei più efferati terroristi di Al Qaida, Abdul Hakim Belhadj, assassino che ha operato in tutto il Globo per conto della Cia (come sempre Al Qaida, che ne è stata creata e che ne è manovrata), stanno commettendo carneficine, saccheggiano tutto, uccidono a mani legate i combattenti patrioti catturati, massacrano le famiglie nei quartieri delle case popolari costruite da Gheddafi, danno la caccia, come a Misurata e Bengasi, ai libici neri e agli immigrati dei paesi subsahariani. La Nato lo sapeva, la Nato lo voleva. La Nato continua a bombardare Tripoli e la Libia, segno che Gheddafi e i gheddafiani ci sono. E ci restano, scommettiamo? 

23 settembre 2011

Alessandro Lattanzio, Terrorismo sintetico


Alessandro Lattanzio, Terrorismo sintetico

Alessandro Lattanzio
 

Terrorismo sintetico
Prefazione di Massimo Mazzucco
 

Edizioni all'Insegna del Veltro, Parma 2007, pp. 184, € 20,00

Alessandro Lattanzio raccoglie in questo testo i principali capi d'accusa mossi da studiosi di tutto il mondo alla "versione ufficiale" degli attentati dell'11 Settembre 2001, versione elaborata e diffusa (troppo velocemente?) da gran parte della stampa mondiale previa approvazione del governo statunitense.
Una sostanziale riorganizzazione della notevole quantità di dati riguardanti gli avvenimenti di quel giorno, maledetto prima dal popolo statunitense, poi da quelli europei ed oggi soprattutto da quello afgano ed iracheno.
Non quindi una semplice analisi degli avvenimenti simbolo del "terrorismo sintetico", quanto piuttosto la costruzione di un quadro complesso e ricco di elementi politici, economici e militari, supportata da numerosi riferimenti ad articoli, perizie e studi oggi facilmente consultabili anche tramite internet.

19 settembre 2011

La teoria delle Scie Chimiche

A grande richiesta ripropongo un argomento di cui parlai già oltre due anni fa tramite radio 105 e lo accompagno ad una "breve" guida che aiuterà NON poco a districarsi nel controverso mondo del complottismo e catastrofismo sul web.

Purtroppo a causa delle assurde esagerazioni di cui si rendono responsabili alcuni siti e blog (che a loro dire, sarebbero unici detentori della verità e della corretta "divulgazione" di questo tipo di argomenti), molte persone si chiudono a riccio, in particolare sull'argomento "scie chimiche", definendolo una "totale bufala".

E gli sfugge invece, un certo servizio del TG1 del 10 maggio 2007, passato quasi del tutto inosservato, che come niente fosse, rivelò l'esistenza di aerei in grado di rilasciare agenti chimici nei cieli di certe nazioni, allo scopo di modificare il clima: nella fattispecie si trattava del cielo della ex unione sovietica e più precisamente di Mosca.



16 settembre 2011

Denaro dal Nulla

di D. Icke

Oggi gli iniziati e gli uomini della elite controllano la politica, le banche, gli affari, i servizi, la polizia, gli eserciti, l'istruzione e i media di tutto il mondo. Forse il più importante settore in termini di controllo è quello delle banche

Si basa sulla creazione di denaro che non esiste e che viene prestato a persone e aziende in cambio di interessi. Ciò crea un debito enorme per i governi, le aziende e la popolazione in generale, che sono così più facilmente controllabili. 

Essenziale in tutto questo è stato permettere ai banchieri di prestare denaro di cui non sono in possesso. Funziona così:
se io o voi abbiamo un milione di sterline, possiamo prestare un milione di sterline. Semplicissimo. Ma se una banca possiede un milione di sterline, può prestare dieci volte tanto e più, e gravare quei soldi di interesse. Se anche solo un numero esiguo delle persone che teoricamente hanno i soldi depositati nelle banche andassero oggi a ritirarli, le banche chiuderebbero i battenti in mezz'ora perché quei soldi non ce li hanno.

Il denaro delle banche è un mito, un'altra truffa. Quando andate in banca a chiedere un prestito, la banca non stampa neanche una banconota nuova, né conia nuove monete. Si limita a digitare la somma del vostro prestito sul vostro conto corrente. Da quel momento in poi pagate alla banca interessi su ciò che non è altro che denaro digitato sullo schermo (denaro virtuale). 

12 settembre 2011

USA e Cina: grande gioco in Africa e Asia Centrale


USA e Cina: grande gioco in Africa e Asia Centrale
Presentiamo qui un estratto dal libro "La Sfida Totale – Equilibri e strategie nel grande gioco delle potenze mondiali" (Fuoco Edizioni) di Daniele Scalea, gentilmente concesso dall'autore in esclusiva a Comedonchisciotte. "La Sfida Totale" è un interessante trattato di geopolitica che, a partire da una esposizione delle teorie geopolitiche classiche (Mackinder, Haushofer, Spykman), propone una lettura coerente e dettagliata degli avvenimenti mondiali degli ultimi anni. Un argomento chiave del 'grande gioco' geopolitico nei suoi risvolti di politica energetica, economica ed espansionismo militare è la rivalità tra 'vecchie' e 'nuove' potenze mondiali, in particolare tra Cina e USA, argomento del capitolo di cui offriamo il presente estratto. N.d.r.

[...]Anche la Cina nella seconda meta del Novecento ha sperimentato clamorosi e drammatici fallimenti, confermando l'eccezionalità del riuscito tentativo di Stalin di fare, nel giro d'un decennio ed attraverso la pianificazione economica, d'un paese arretrato una grande potenza industriale. Forse i piani quinquennali avrebbero anche avuto buon fine se, dopo il successo del primo, Mao non avesse rinnegato l'aiuto sovietico e cercato una strada di sviluppo autonoma, quella del "Grande Balzo in Avanti" (in realtà una colossale caduta all'indietro).

09 settembre 2011

Progetto BlueBeam - Alieni come 11 Settembre ? - Morris - Sub ITA



http://www.youtube.com/user/LaGrandeOpera

NON è intenzione del video screditare o RIDURRE la questione alieni.

Tuttavia trovo molto curioso notare come i maggiori strumenti di Propaganda (Tv, Cinema, Media Psuedo-Alternativi )continuano a tacere sulle questioni importanti ma si sofferma-No continuamente sulla questione UFO!

Secondo questa teoria gli avvistamenti di UFO (nel suo senso esteso di extraterrestri, alieni o dischi volanti) non sono reali ma il prodotto di una PSY-OP che sperimentarono come forma di minaccia perenne capace di spingere la popolazione ad accettare il NWO, strategia oggi sostituita da due minacce fantoccio dimostratesi psicologicamente più efficaci, come il "terrorismo" ed il "global warming".

05 settembre 2011

Intervista a Mauro Biglino - Traduttore di ebraico antico

Mauro Biglino è curatore di prodotti multimediali di carattere storico, culturale e didattico per importanti case editrici italiane, collaboratore di riviste, studioso di storia delle religioni, ha tradotto in passato 17 libri dell'A.T. per le Ed San Paolo. Da circa 30 anni si occupa dei cosiddetti testi sacri e di Massoneria.




02 settembre 2011

Libri: L'altra faccia di Obama. Enrica Perucchietti.



Il libro narra l'altra faccia di Obama. Non l'uomo nuovo, venuto dal nulla, ma l'uomo appoggiato da Goldman Sachs, Jp Morgan Chase, Morgani Stanley, ecc., che hanno contribuito alla sua campagna con circa 3 milioni di dollari.
Lontano paernte di Bush, e discendente addirittura da colui che fu il primo presidente degli USA; appena insediato ha nominato Hillary Clinton siuo segretario personale, dimostrando di essere l'ennesimo burattino al soldo dei poteri bancari internazionali, proveniente dalla stessa élite che ha ha governato l'America fino ad oggi senza soluzione di continuità; quell'èlite che non ha esistato ad eliminare, assassinandoli, quei pochissimi che hanno provato davvero a dfare un volto nuovo all'America, come JF Kennedy.

29 agosto 2011

Emmanuel Ratier: « Le Siècle è la matrice del pensiero unico »

Il lavoro di Emmanuel Ratier è l'unica fonte a portata di mano del pubblico in generale per sapere cos'è Le Siecle, il club dell'elite che raggruppa le personalità più potenti di Francia. I testimoni che abbiamo potuto raccogliere e gli annuari interni che abbiamo consultato confermano tutto quello che Ratier pubblica nel suo lavoro. Si tratta, però, di un autore maltrattato dalla stampa e sebbene tutti i politologi usano i suoi lavori, nessuno osa citarli. Per sapere di più al riguardo niente di meglio che intervistare l'uomo che più ha studiato l'argomento.
Di Thierry Meyssan
I prestigiosi saloni dell'Automobile Club di Francia, nella parigina Place de la Concorde, di fronte alla sede dell'Assemblea Nazionale, sono il luogo di riunione, altamente protetto, dei membri del Club le Siecle.

Thierry Meyssan intervista Emmanuel Ratier.

Fino ad oggi esiste solo un libro su Le Siecle che lei ha scritto: "Au Coeur du pouvori, enquete sur le club le plus puissant de France" (Al Centro del potere: ricerca sul club più potente della Francia). Lei ora ha appena pubblicato un'edizione attualizzata e notevolmente ampliata di questo lavoro. Secondo lei perché è il solo a pubblicare qualcosa su questo argomento così importante?
I nostri colleghi giornalisti pensano che si tratti di un'organizzazione senza importanza, o, al contrario  temono di indebolire il sistema mettendola allo scoperto? 

Tutti i grandi media, come la stampa, la radio o la TV sono di proprietà o si trovano sotto il controllo dei membri di Le Siecle (Dassault, Rothschild, Bollorè, Arnault, Lagardere, ecc) oppure sono diretti da membri di Le Siecle.


I pochi articoli che sono apparsi sul principale - in realtà l'unico club d'influenza francese - Le Siecle, sono articoli di convenienza e del tutto privi d'interesse. Per citare un solo esempio, l'anno scorso ho ricevuto spesso una rinomata giornalista che si occupa di economia che lavorava per il programma Capital del canale televisivo francese M6. Mi disse che voleva dedicare un lavoro di 25 minuti al Club Le Siècle. Le ho aperto i miei archivi, le ho dato tutti i contatti, le ho consegnato documenti super confidenziali (annuari, circolari interne, schede di reclutamento, ecc). Le spiegai anche, in modo gentile, che la sua intervista non sarebbe mai stata trasmessa e che sarebbe stato cancellato perché il presidente, direttore generale di M6, Nicolas de Tavernost, era un membro di Le Siècle. Un mese dopo, la giornalista mi chiamò al telefono, quasi piangendo, per dirmi che il suo lavoro era stato rifiutato. Posso anche dirvi che il mio libro Au Coeur du pouvoir, è stato inviato a circa 130 giornalisti della grande stampa, la stampa che possiamo chiamare "sottomessa". Non c'è stato neanche un solo articolo o commento sul libro. 

26 agosto 2011

"Non se ne sono mai andati" (i pidduisti)


Intervista a Anna Vinci, la curatrice dei diari segreti di Tina Anselmi sulla P2, dopo l'arresto di Luigi Bisignani, piduista e ora indagato per la P4: "Non se ne sono mai andati. E Bisignani era un consigliere ascoltato di Letta".

"Non se ne sono mai andati, questa è la verità. E hanno sempre perseguito un solo scopo: quello di svuotare dall'interno le istituzioni dello Stato". Anna Vinci - la curatrice de "La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi" (Chiarelettere) - è netta, commentando l'arresto di Luigi Bisignani nell'ambito dell'inchiesta P4.




Ci può dire chi è Bisignani?"
Il suo nome era nella lista della Loggia P2 di Licio Gelli, ritrovata a Castiglion Fibocchi, il 17 marzo 1981. All'epoca era un giornalista dell'Ansa: e sappiamo dell'attenzione di Gelli per il controllo dei mezzi di comunicazione, e prevalentemente della stampa. Negli appunti del marzo 1982 della Anselmi, che allora presiedeva la Commissione bicamerale d'inchiesta sulla loggia massonica P2, si legge: 'Bisignani Luigi (Ansa), pagato da Gelli. Era ancora in rapporto con Gelli'. Non solo: era anche stato il capo ufficio stampa del ministero del Tesoro quando a ricoprire il dicastero era Gaetano Stammati. Altro Piduista".

Si dirà: sono cose del passato. Poi uno cambia.
"Guardi, la Anselmi diceva che ricostruendo il passato di una persona si capisce chi è. È vero che Bisignani era giovane, allora, e che non era coinvolto nei casi per i quali Gelli venne condannato, ad esempio: il depistaggio nella strage di Bologna. C'è però un intreccio. E un intreccio non è qualcosa di neutro. Magari Bisignani - come Berlusconi, Cicchitto e molti altri - non erano iscritti alla P2 per il progetto eversivo, ma per fare affari. Ma c'è gente che poi è stata uccisa, per la stessa loggia che usavano per fare affari. Se sei iscritto a una loggia, dove il referente è un uomo coinvolto nelle trame più ambigue della storia italiana - tra gli anni '70 e '80 - beh, questo non è un fattore neutro".

Scusi, ma immagino la difesa: non ero coinvolto in quelle trame. Perché tirare in ballo il mio nome?
"Rispondo citando la Anselmi, nella sua relazione del 9 gennaio 1986 che concluse il lavoro della commissione: 'In questo sistema democratico non v'è né può esservi posto per nicchie nascoste o burattinai di sorta, perché il sistema che ci siamo dato è tale che in questo Paese chi ha idee da affermare o interessi da difendere è libero di farlo. Se qualcuno si nasconde, ha qualcosa da nascondere'. E, mi permetto di dire: se Bisignani è stato colpito, allora il potere berlusconiano è in una fase delicata".

Lei suggerisce che l'arresto va a colpire il governo.
"Va a colpire quel magma strano, coperto, che è lì da anni. La P2 aveva un progetto eversivo, il piano di rinascita democratica, che era lo svuotamento delle istituzioni dall'interno. Le nuove P2 fanno lo stesso. I piduisti non ritornano, non se ne sono mai andati".

In che senso le istituzioni sarebbero svuotate dall'interno?
"Se del parlamento si fa un luogo dove vengono portate signorine che facevano prima lavori più disparati, e anche 'signorini', allora questa diventa un'associazione di 'mutuo soccorso', e si svuota dall'interno il funzionamento delle istituzioni. Non solo: si diventa ricattabili. La Anselmi diceva: 'Basta una sola persona che ci governa ricattata o ricattabile perché la democrazia sia a rischio'. Qui, c'è un intero corpo di ballo di persone ricattabili".

Scusi, ma chi è ricattato non è vittima?
"Chi è ricattato, ha una connivenza con chi lo ricatta, che ha informazioni su di lui che lo rendono vulnerabile. Già l'essere membro di un certo tipo di associazione rende ricattabili. La Anselmi non era e non è ricattabile, Pertini non era ricattabile. Il problema non è etico, ma politico".

Il punto è politico, dunque, non giudiziario, almeno per i livelli politici di cui si parla per ora.
"Certo, ma i giudici faranno il loro mestiere. E, non dimentichiamoci, che alla fine Gelli fu condannato".



23 agosto 2011

Preoccupazione della Réseau Voltaire per le minacce di morte a Meyssan e a Nazemoroaya

Preoccupazione al Réseau Voltaire per le minacce di morte a Meyssan e a Nazemoroaya
L'organo di analisi e informazione indipendente Réseau Voltaire è preoccupato per le minacce di morte rivolte a due suoi membri dello staff attualmente impegnato a Tripoli.

Mahdi Darius Nazemroaya, ricercatore associato del Centre de recherche sur la Mondialisation, e Thierry Meyssan, presidente e fondatore del Réseau Voltaire e della Conferenza Axis for Peace, sono rinserrati nell'Hotel Rixos, attorno al quale si svolgono pesanti combattimenti. Secondo quanto riferito, è stato dato l'ordine  di ucciderli.
Thierry Meyssan si trova a Tripoli dal 23 giugno 2011, dove guida un gruppo di giornalisti del Réseau Voltaire. Negli ultimi due mesi, ha svolto un'inchiesta giornalistica del conflitto. La sua posizione è diversa da quella degli altri osservatori in quanto egli descrive la ribellione come una azione di minoranza, che permette di giustificare agli occhi dell'opinione pubblica mondiale un'operazione militare classica.
Quali che siano le posizioni assunte da Mahdi Darius Nazemroaya e da Thierry Meyssan, la loro uccisione sarebbe inaccettabile.
Mahdi Darius Nazemroaya e Thierry Meyssan, non sono combattenti, ma giornalisti. Coloro che sostengono questa guerra, pensando che si tratti di democrazia e libertà, non possono permettere l'assassinio di giornalisti.
Attualmente, cinque stati hanno offerto loro protezione diplomatica. Ma i combattimenti intorno all'Hotel impediscono loro di lasciare i locali e alcune delle ambasciate interessate sono state circondate per rendere impossibile l'accesso.
Consapevoli delle minacce che incombono su di loro, Mahdi Darius Nazemroaya Thierry Meyssan non hanno alcuna intenzione di esporsi a qualsiasi "pallottola vagante".
Réseau Voltaire invita i cittadini di quei paesi coinvolti nella guerra ad esercitare pressioni sui loro governi per garantire la sicurezza dei giornalisti.
Si chiede a ciascuno/a di giocare il proprio ruolo di cittadino/a e di diffondere queste informazioni.

(Traduzione di Augusto Moellendorff)

Fonte:
http://www.voltairenet.org/
http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=26135

22 agosto 2011

Logge segrete e notte della Repubblica: "Non se ne sono mai andati". Intervista a Michele Allegri

Maurizio Decollanz intervista Michele Allegri (autore di "Dissier nuovi Templari") su P2, P3 e P4: dalle trame oscure tessute a Villa Wanda all'assassinio di Moro, dallo stragismo di Stato passando per Pecorelli, Calvi, Ambrosoli, Sindona dino a Luigi Bisignani... cricca e "pidduisti" non se ne sono mai andati.