28 febbraio 2018

“Vi prego, raccontate la verità: i terroristi occupano la Ghouta”


Ci sono momenti in cui anche una raffica di kalashnikov sembra nulla. Quella che risuona nel telefono, mentre sono in linea con Damasco e parlo con suor Yola Girges, è la sparatoria rituale che accompagna il funerale di un soldato siriano morto nella battaglia per Ghouta, il sobborgo ancora controllato dai terroristi islamisti. Suor Yola, nata a Damasco in una famiglia originaria però di Ghassanieh (provincia di Idlib), un villaggio cristiano del Nord dove nel 2013 fu ucciso il francescano padre Francois Mourad e dove tuttora sono insediati i terroristi di Al Nusra, è una delle missionarie del Cuore Immacolato di Maria che lavorano nella casa della Custodia di Terra Santa presso il Memoriale delle Conversione di San Paolo, nella capitale siriana. Siamo nei quartieri di Tabbaleh, Bab Touma e Dawaleh, dove si concentrano i cristiani. E come molti altri cristiani e religiosi di Siria, anche suor Yola è indignata per il modo in cui la guerra viene raccontata in Europa.
"Oggi, nel quartiere Taramana, si svolgono i funerali di dodici civili ammazzati dai missili sparati dai ribelli di Ghouta. Due settimane fa un colpo di mortaio è esploso nel giardino della nostra casa. Qualche giorno fa un altro razzo ha colpito un edificio sull'altro lato della strada e tutte le nostre finestre sono esplose. Da settimane, ormai, quando usciamo di casa non sappiamo se faremo ritorno. In questo periodo, inoltre, i terroristi hanno cominciato a colpire proprio quando nelle scuole finiscono le lezioni, per creare ancora più panico. Solo nel nostro asilo, l'anno scorso abbiamo perso quattro bambini, uccisi da un mortaio insieme con il loro papà, e nel 2012 una bambina, ammazzata da un missile per strada insieme con la mamma, che era una nostra catechista. Per non contare i bambini feriti o traumatizzati Eppure nessuno ne parla, nessuno dice niente. Chi si occupa dei nostri morti?".
Adesso tutta l'attenzione è concentrata su Ghouta e le organizzazioni umanitarie parlano di molti morti tra i civili…
"Bisogna raccontare tutta la verità. Ghouta è un'area di 1800 chilometri quadrati, occupata dai terroristi fin dall'inizio della guerra. In questi sette anni, i razzi da loro lanciati hanno provocato più di mille morti tra i civili nella sola Damasco. Per quanto tempo ancora si poteva sopportare tutto questo? Inoltre, tutti sanno che i militanti dell'Isis e di Al Nusra che si sono concentrati a Ghouta hanno portato con sé le famiglie, che ora usano come scudi umani. Sia per fermare gli attacchi dell'esercito sia per destare la reazione compassionevole del mondo. Nessuno vuole che muoiano dei civili, da nessuna parte. Ma il meccanismo è chiaro".
La Casa della Custodia di Terra Santa presso il Memoriale di San Paolo è stata testimone fedele, in questi anni, del martirio della Siria. Fondata come casa di accoglienza per i pellegrini, con l'arrivo della guerra si è messa a disposizione di chi più soffriva.
"All'inizio", spiega suor Yola, "abbiamo accolto 30 famiglie di rifugiati da Homs, dove c'era un quartiere con 75 mila cristiani. Passata quella fase, ci siamo messi a disposizione dei malati, soprattutto quelli di tumore, che dalle più diverse zone della Siria, a causa della guerra, potevano seguire le terapie solo a Damasco. Infine, abbiamo dato alloggio alle famiglie, e purtroppo sono state tante, che avevano deciso di emigrare e dovevano fermarsi qui nella capitale per ottenere i visti. Alcune di quelle famiglie, purtroppo, sono state inghiottite dal Mediterraneo".
Negli ultimi anni, comunque, la Casa ha cercato di provvedere ai bisogni dei più deboli e indifesi, i bambini. "Abbiamo un asilo con 150 bambini", racconta suor Yola, "in maggioranza di famiglie povere o rifugiate a Damasco da zone occupate dai terroristi o investite dai combattimenti. Poi abbiamo un centro catechistico che segue 400 bambini e ragazzi, da quelli delle scuole elementari agli universitari. L'anno scorso, poi, abbiamo avviato un'attività di sostegno psicologico ai bambini traumatizzati dalla guerra che quest'anno, su sollecitazione degli stessi genitori, abbiamo allargato e approfondito. Lavoriamo con bambini fino ai 13 anni e con l'aiuto di dodici volontari, studenti universitari che abbiamo preparato con appositi corsi tenuti da specialisti. Infine, due mesi fa, abbiamo varato anche dei corsi di educazione musicale, anche per dare ai giovanissimi un'alternativa rispetto alle interminabili giornate passate in casa perché è troppo pericoloso giocare fuori. Si sono iscritti in cinquanta ma siamo sicuri che il numero crescerà".
Adesso, però, le attività della Casa, come quelle di tutte le altre Chiese cristiane rappresentate a Damasco, sono bloccate. Piovono missili e, come dice suor Yola, "non potevamo chiedere ai genitori di rischiare la vita dei figli per portarli qua". È la Siria, da troppi anni in guerra.

27 febbraio 2018

REPUBBLICA / GENUFLESSA DAVANTI AL “MANGIAPAESI” SOROS


Repubblica sempre sugli scudi. Stavolta per la super difesa d'ufficio di George Soros, il finanziere internazionale d'assalto che per hobby massacra – via speculazioni finanziarie – le economie deboli, per poterle mangiare meglio a pezzi e bocconi.
Nel mirino di Alessandra Longo un grigio colonnino a pagina dieci titolato 'la frase' – c'è Elio Lannutti, lo storico fondatore di Adusbef, la sigla nata per difendere i risparmiatori. Lannutti è uno dei candidati di maggior prestigio tra i 5 Stelle al voto del 4 marzo: motivo 'ottimo e abbondante', per il quotidiano diretto da Mario Calabresi, di un attacco frontale, sguaiato e volgare. Ma nulla ormai stupisce nella campagna griffata Repubblica tutta pro Pd, genuflessa davanti alla sagoma dell'ex premier Matteo Renzi.
Ha cavalcato per giorni la fake dei rimborsi grillini, paginate su paginate zeppe di nulla. E ora – per la volata finale – eccoci agli attacchi ad personam che neanche nella più sgarrupata bettola di periferia.
In dettaglio, il pretesto per l'assalto all'arma bianca è un tweet messo in rete da Lannutti sulla corsa al voto di Emma Bonino, corsa sponsorizzata dai lauti finanziamenti targati Soros, come ormai sanno anche le pietre.
Apriti cielo. La signora o signorina Longo viene morsa dalla tarantola e imbandisce la sceneggiata.
Ecco il suo Verbo: "Ha lasciato uscire allo scoperto quelli che contano. Poi Elio Lannutti, ex senatore dell'Italia dei Valori che ha ritrovato con i Cinquestelle una candidatura per ricominciare, si è scagliato contro il miliardario in dollari George Soros". Allo scoperto cosa? Già zoppica in italiano, lady Longo.
Che poi prosegue, lancia in resta: "Sfiorando il senso del ridicolo, Lannutti interviene con un tweet indirizzato ad Emma Bonino: la accusa di essere una sponsor degli immigrati irregolari 'finanziata dal criminale George Soros'. Lannutti non lo conosce proprio, ma il suo istinto animalesco lo rende diffidente". Davvero british, lady L.
La quale poi spreme le fumanti meningi: "O forse si è procurato i Protocolli dei Savi di Sion e si è convinto che sia alle porte un complotto demo-pluto-giudaico-massonico".
Non soddisfatta, la penna di Repubblica continua ad esondare: "Lannutti si accoda a quello che ha già detto, con più dovizia di dettagli, Matteo Salvini". E poi anche Giorgia Meloni, aggiunge.
Siamo alle trombe: "Posizioni caricaturali che rimettono in circolo veleni, falsi novecenteschi e antisemitismo subliminale". Da 113.
E il botto finale: "Lannutti, fustigatore di banche e 'lobby di palazzo' non poteva non dire la sua".
Purtroppo può dire la sua e scrivere a ruota del tutto libera le sue idiozie, lady Longo.


Elio Lannutti.
In apertura, l'idillio politico fra Emma Bonino e George Soros
Sa, l'aspirante Pulitzer, che quella viola mammola di Emma Bonino è nel 'board' della Open Society Foundation, la corazzata di casa Soros, unico italiano a 'bordo'? Che Open Society non è dedita a professare il verbo di San Francesco ma a comprare in borsa e non solo i destini di parecchi paesi al collasso? Che le Ong finanziate dal magnate non brillano per trasparenza & solidarietà? Che la stessa Bonino – come ha di recente documentato un'inchiesta della Voce che potete leggere tra i link in basso – fa capolino in diversi altri board eccellenti sempre targati Soros?
Torna sul luogo del delitto, il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ma senza oggi più alcuna identità, come ha diagnosticato uno che la conosce come le sue tasche, Carlo De Benedetti. Dal momento che Repubblica, solo pochi giorni fa, il 10 febbraio, ha dedicato un'intera pagina per un altro inno all'eroe dei due mondi, il filantropo mangiapaesi. A firmare la genuflessione, stavolta, Ettore Livini.
Sorge a questo punto spontanea la domanda: a cosa si deve la neo santità di Soros? A quale prodigio è ascrivibile un così genuino servilismo giornalistico-editoriale? E ancora: forse porte e portoni di Repubblica sono in ansiosa attesa delle disinteressate donazioni del filantropo universale? O qualche generoso cadeau è già arrivato?

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10 febbraio 2018 di PAOLO SPIGA
GEORGE SOROS ALL'ASSALTO / PRIMA LA CATALOGNA, QUINDI LA MACEDONIA. E POI ?
1 novembre 2017 di Andrea Cinquegrani

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26 febbraio 2018

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 21 02 2018


Réseau Voltaire
Focus




En bref

 
Les Quads préparent un contre-projet à la route de la soie
 

 
La Turquie annonce préparer l'invasion de la Grèce
 

 
Manifestation nazie à Sofia
 

 
Boris Johnson rétablit le subventionnement d'Al-Qaïda via le CSSF
 

 
L'Institut Reuters ne considére pas Voltairenet.org comme source de Fake News
 

 
Vers la partition du Yémen
 

 
Israël s'accroche à son occupation illégale du Golan
 

 
Un référendum en Iran pour abroger la fonction de Guide de la Révolution ?
 
Controverses
Fil diplomatique

 
Liste des 682 participants à la Conférence sur la Sécurité de Munich 2018
 

 

« Horizons et débats », n°4, 19 février 2018
La paranoïa anti-Russe
Partenaires, 21 février 2018

« Horizons et débats », n°3, 5 février 2018
La Doctrine sociale de l'Église
Partenaires, 21 février 2018
abonnement    Réclamations


25 febbraio 2018

L'Istituto Reuters non considera Voltairenet.org fonte di Fake News

L'Istituto Reuters dell'Università di Oxford per lo studio del giornalismo ha pubblicato una ricerca sulla diffusione in Francia e Italia delle false notizie via internet. Per la Francia, l'Istituto Reuters si è basato sulla lista dei siti «non affidabili» redatta da Le Monde e ne ha escluso Voltairenet.org. Pubblicato in una decina di lingue, Voltairenet.org in quindici anni è diventato fonte di analisi riconosciuta da numerosi ministeri degli Esteri e della Difesa nel mondo, che riprendono i (...)

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24 febbraio 2018

È uscito NEXUS #132 !



NEXUS NEW TIMES #132
è disponibile in edicola e nel nostro shop!
IN QUESTO NUMERO:
VILLAGGIO GLOBALE
Parliamo di una realtà informatica quantistica universale, della sincronicità genitore-bambino, del collegamento tra EMF e aborto e infertilità, dei bilioni mancanti dal Tesoro americano, di un sistema operativo nascosto nel vostro computer, di una guida a Blockchain e Bitcoin, e altro.​
LE 25 PRINCIPALI NOTIZIE DEL 2016-17
di Project Censored
Un programma di studi di giornalismo, istituito nel 1976 presso la Sonoma State University, in California, è portato avanti da accademici e studenti nella loro ultima revisione annuale delle notizie più importanti che sono state ignorate dai media corporativi americani.
GARDASIL: APPROVATO IN FRETTA MA IMPERFETTO
di Helen Lobato
Per il cancro cervicale sono state suggerite molte cause, ma ora il papillomavirus umano (HPV) è considerato il colpevole. I vaccini HPV di oggi, Gardasil e Cervarix, sono stati scarsamente testati, hanno additivi non sicuri e sono associati ad eventi avversi.
PEER REWIEV A NUDO
di Louis Slesin
Interessi costituiti nel settore delle telecomunicazioni hanno progettato di screditare gli scienziati Henry Lai e Narendra Singh e le loro ricerche che collegavano l'esposizione alle radiazioni a microonde con danni genetici. La rivista Radiation Research è stata complice della cospirazione.
SCIENCE NEWS: LE VIRTÙ TERAPEUTICHE DEL GAS DI BROWN
di Walter Last con George Wiseman
Ben noto per le sue incredibili applicazioni tecnologiche, il Gas di Brown, o HHO, ha anche potenti proprietà curative. Durante l'elettrolisi per produrre idrogeno e ossigeno, viene creato un terzo gas, che viene espanso elettricamente.
I GIGANTI DELL'ANTICO EGITTO
di Hugh Newman
L'esame di testi storici, geroglifici e opere d'arte, nonché la scoperta di grandi manufatti, resti mummificati e sarcofagi, forniscono prove convincenti che individui molto alti, inclusi famosi faraoni, vivevano in Egitto nell'antichità.
PARACELSO
di Diego Antolini
Paracelso non è stato solo il fondatore della moderna scienza medica: l'alchimista svizzero ha anche ispirato la teoria del magnetismo di Mesmer, la teoria "astrale" dello spiritualismo moderno e la filosofia di Cartesio, oltre a riproporre la teoria "microcosmica" dell'antica Grecia.
FENOMENI ANOMALI IN RUSSIA...
di Paul Stonehill e Philip Mantle
Anfibi giganti argentati, sfere pulsanti e mezzi sommergibili sono tra gli strani avvistamenti riportati da testimoni militari e civili, registrati in libri e archivi, e preservati nelle leggende in Russia, Asia centrale e Tibet.
TWILIGHT ZONE
di Alec Newald
Già I ricordi di un'esperienza di 10 giorni di tempo "mancante" forniscono rivelazioni sulla storia umana, sulle forze oscure che si nutrono della nostra paura, sulle crisi climatiche, sulle basi ET segrete sulla Terra e sulla fiducia che possiamo avere per il nostro futuro.
a breve anche in formato digitale!


23 febbraio 2018

Vi spiego Casapound - Marco Mori



 Marco Mori, avvocato ligure noto per le sue battaglie in difesa della Costituzione, spiega il programma di Casapound Italia e perché ha accettato di candidarsi.

21 febbraio 2018

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 21 febbraio 2018


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
I Quad preparano un contro-progetto alla via della seta
 

 
La Turchia annuncia di stare preparando l'invasione della Grecia
 

 
Manifestazione nazista a Sofia
 

 
L'Istituto Reuters non considera Voltairenet.org fonte di Fake News
 

 
Boris Johnson ripristina la sovvenzione ad Al Qaeda via CSSF
 

 
Verso la spartizione dello Yemen
 

 
Israele difende l'occupazione illegale del Golan
 

 
Iran: un referendum per abolire la funzione di Guida della Rivoluzione?
 
Controversie

 
abbonamento    Reclami


La cognata di Rita Atria dopo gli sfotto' in radio, 'Insulto a tutti i testimoni di giustizia'

"Li compatisco, sono due ignoranti e sto valutando se adire le vie legali. Quelle risatine mi hanno turbato, neppure i mafiosi hanno osato tanto, nelle aule di tribunale hanno mostrato più rispetto per la mia scelta di vita". Piera Aiello, cognata di Rita Atria e testimone di giustizia, candidata del M5s alla Camera in Sicilia, non nasconde la sua indignazione per quello sfottò andato in onda durante una trasmissione radiofonica del Trapanese. I due conduttori parlavano della sua candidatura e dell'impossibilità di inquadrarla per via del suo status di testimone di giustizia. "La metteranno sotto il banco" dice uno, "le verrà in aiuto il burqa" commenta una voce femminile. Battute che l'europarlamentare pentastellato, Ignazio Corrao, e il senatore dei Cinque Stelle, Maurizio Sant'Angelo, hanno subito bollato come "ironia inaccettabile e di cattivissimo gusto".
"Non le nascondo che ieri quando mi hanno fatto sentire quell'audio - racconta Aiello all'Adnkronos - mi sono molto arrabbiata. Avrei potuto accettare critiche alla mia candidatura, rilievi mossi alle mie scelte politiche, in quel caso sarebbero state bene accette come tutte le critiche costruttive, ma un attacco personale e che offende, oltre me, tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la giustizia e la legalità è inaccettabile". Il fatto poi che "quelle risatine" siano arrivate dalla sua stessa terra per Piera Aiello che da anni vive in una località segreta è "ancora più grave". "Come si può sconfiggere la mentalità mafiosa - dice - se persone del mondo dell'informazione e che, quindi, dovrebbero essere più sensibili su questi temi si comportano così". Di più. "Questi due hanno detto che io vado nelle scuole a portare sempre 'la stessa minestra' - attacca -. Io giro le scuole, spendendo tempo e denaro, per parlare ai ragazzi di legalità. E' la legalità per loro 'la solita minestra'? Non vorrei pensare che siano a favore della connivenza".
'Rimborsopoli? Mele marce ovunque, ma M5s caccia chi sbaglia'
Sul fronte della lotta alle mafie per Piera Aiello c'è ancora tanto da fare. "Negli ultimi tempi - spiega - l'argomento è un po' scomparso dall'agenda politica, se ne parla meno. Siamo rimasti pochi superstiti. Il mio impegno, in caso di elezione, su questo fronte resterà intatto. Continuerò a girare le scuole, come ho fatto in questi anni, e a incontrare gli studenti. Non cerco visibilità e non sono una primadonna, ma una persona semplice e una madre di famiglia che dopo 26 anni ha deciso di rimettersi in discussione e di impegnarsi in prima persona". A Roma in caso di elezione porterà le sue battaglie. "Parlerò di legalità" assicura, spiegando che prima di ora le offerte non sono mancate. "Ho detto sempre di no, perché non mi sentivo pronta. A dire la verità anche adesso ho tanta paura, ma è un'occasione perché la mia voce possa essere amplificata e il lavoro fatto in questi anni possa arrivare più lontano".
Ma perché proprio il M5s? "Ho fatto un ragionamento da semplice cittadina. Per anni abbiamo avuto le stesse facce e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un'Italia devastata. Perché non dare fiducia a questi ragazzi. E poi condivido tutti punti del programma del Movimento, che ha restituito fiducia a tanti italiani disillusi e pronti all'astensione". Resta lo scandalo 'rimborsopoli' che negli ultimi giorni ha fatto finire il movimento nell'occhio del ciclone. "Molti aspetti sono da chiarire - dice Piera Aiello -, comunque in ogni caso in tutti i partiti possono esserci le mele marce. La differenza rispetto agli altri è che il Movimento caccia chi sbaglia. Negli anni siamo stati abituati a parlamentari indagati e condannati. Oggi assistiamo al ritorno di Berlusconi, dopo che per anni le vicende legate a lui hanno fatto sì che l'Italia fosse derisa all'estero. Io andavo in giro e mi sentivo dire 'gli italiani del bunga bunga'. Il nostro Paese non è questo e bisogna che gli italiani tornino ad avere speranza".
La cognata di Rita Atria dopo gli sfotto' in radio, 'Insulto a tutti i ...   Antimafia Duemila

20 febbraio 2018

Chi boicotta 'la ragazza dei passi perduti'?

ROMA - Giorgio Rossi e Antonio Caprarica hanno seri dubbi sul fatto che il loro libro "La ragazza dei passi perduti", diventi realmente un film. I due giornalisti-scrittori l' hanno detto ieri ad un' agenzia, spiegando che "Fin dalla primavera scorsa l' editore Mondadori ricevette da tre produttori cinematografici l' offerta per l' acquisto dei diritti. La prassi in questi casi è che si versi il 10 per cento della somma pattuita in cambio di un' opzione della durata di un anno, un anno e mezzo, per decidere se concludere o no l' operazione. "Improvvisamente" dicono ancora gli autori "si fa avanti Manzotti il quale non solo offre quasi il doppio dei concorrenti, ma paga tutto e subito. Noi accettiamo, ma poniamo al produttore alcune condizioni: di essere noi a scrivere la sceneggiatura affiancati da un professionista e di ricevere una certa somma. Manzotti non batte ciglio e ci comunica che la scriveremmo con Giacomo Battiato che firmerà anche la regia". Dopo aver saldato anche i loro compensi, Manzotti chiese che il lavoro venisse realizzato rapidamente, per poter iniziare la lavorazione in inverno e, portare il film finito alla prossima Mostra di Venezia. Alla prima stesura Manzotti, a detta degli autori "avanza alcune obiezioni vaghe e sfuggenti, chiedendo alcune correzioni". La versione definitiva della sceneggiatura viene approvata il 15 dicembre scorso, ma il produttore obietta che nel frattempo è uscito "Il caso Moro" e che i suoi numerosi impegni lo inducono a spostare l' inizio della lavorazione. Nel frattempo un deputato missino, Tomaso Staiti di Cudda, ha dichiarato di aver saputo che i diritti per trasferire questo libro in film sono stati acquisiti per non farlo". Il motivo starebbe nell' argomento trattato: una catena di omicidi a sfondo politico, ispirati alla maxitangente per la vendita alla Marina irachena di undici navi da guerra, su cui è in corso il dibattito parlamentare.

19 febbraio 2018

NOVITA': "BOMBE A...MARE!" di Gianni Lannes




BOMBE A...MARE!

Dall'iprite all'uranio sporco nei mari d'Italia

di Gianni Lannes
Una pagina di storia inedita e sconosciuta ai più: Bombe a… Mare l'ultima inchiesta di Gianni Lannes realizzata sul campo tra i fondali marini e gli archivi militari e civili di Stati Uniti d'America, Regno Unito e Italia, fa luce sui segreti degli Stati alleati svelando il pericolo catastrofico nascosto nei nostri mari che grava sulla popolazione italiana.
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