31 gennaio 2011

Esclusivo. Le relazioni segrete di Wikileaks passando per Tor, gli Anonymous e i finanziamenti dell’US Naval Agency Laboratory


Di Mattia Paolinelli

Il 2006. Questo  è l'anno in cui tutto è cominciato per Wikileaks. Il dominio Wikileaks.org viene registrato il 4 ottobre di quell'anno mentre il primo documento pubblicato sul sito risale al dicembre. Ma è bene ricordare che dietro questa nascita ci sono le vite e le esperienze di tante persone, non solo Assange.

Il nome di una di queste in particolare riporta alla mente un caso di cui tanto poco s'è parlato, ma che rappresenta a mio modo di vedere uno snodo centrale per comprendere il mondo natale di Wikileaks.

Questo nome è quello di Jacob Applebaum, spesso portavoce di Wikileaks in tutte quelle occasioni in cui era necessario "rimpiazzare" Assange per evitarne la cattura. Una di queste circostanze si presentò il 17 luglio del 2010, giorno in cui Applebaum partecipò alla conferenza "Hackers on Planet Earth", a New York. In qualità di portavoce di Wikileaks, Applebaum doveva dichiarare la riapertura del "submission system", ovvero del sistema attraverso il quale è possibile inviare documenti riservati all'organizzazione.

La partecipazione di Applebaum all'HOPE la dice lunga sul rapporto tra Wikileaks e la comunità Hacker della quale –non è un mistero- faceva parte anche Assange ai tempi in cui era conosciuto con il nick "Mendax". C'è chi dice che i rapporti mai chiariti tra Wikileaks e la comunità hacker sarebbero alla base della possibilità per Wikileaks di rappresentare uno degli snodi principali del sistema Tor, sul quale torneremo in seguito.



Sia come sia, dopo la conferenza Applebaum doveva far ritorno in Irlanda. La partenza venne fissata per il 29 luglio, ma all'arrivo all'aeroporto, il portavoce "ad interim" di Wikileaks venne fermato da non meglio precisati agenti statunitensi. Borsa perquisita, portatile esaminato a fondo e tre cellulari confiscati e mai più restituiti. E' bene chiarire che le fonti di questa vicenda sono anonime. Sul web la notizia è stata a suo tempo riportata da Cnet proprio sulla base di queste fonti prive di nome e di credenziali. Ma a tre giorni di distanza fu lo stesso Applebaum a confermare la notizia partecipando al Defcon (un altro appuntamento del mondo Hacker) e a richiamare col suo intervento l'attenzione di due agenti dell'FBI dai quali venne immediatamente interrogato.

Al di là dell'atteggiamento delle agenzie U.S.A., la vera questione è e rimane un'altra: di che natura è il reale rapporto tra Wikileaks e la comunità hacker? Perché a più riprese esponenti dell'organizzazione hanno partecipato a conferenze come l'HOPE e il Defcon parlando come se dovessero rendere conto a degli azionisti?

E' giunto il momento di parlare di Tor (The Onion Routing Project), essenzialmente un sistema formato da un client software e da un network di servers per un unico scopo: nascondere le informazioni sulla posizione dell'user (la localizzazione fisica del terminale usato dall'utente) e altri fattori che potrebbero portare all'identificazione dell'utente. Un "anonimity network", com'è stato definito, la cui "Alpha Version" venne annunciata il 20 settembre 2002 e successivamente presentata da Roger Dingledine, Nick Mathewson and Paul Syverson al tredicesimo USENIX Security Symposium nell'agosto del 2004, venerdì tredici per l'esattezza. Ma a dispetto della data, Tor ebbe fortuna, tanto da assicurarsi il sostegno finanziario prima dell'US Naval Research Laboratory e poi dell'Electronic Frontier Foundation. Dal dicembre 2006 Tor ha continuato ad essere sviluppato dal "Tor Project", un'organizzazione no-profit con base negli Stati Uniti.


Wikileaks, come abbiamo detto, fa parte proprio di questa rete, di questo "anonimity network" ed è strano notare come il "Tor Project" sia nato praticamente in contemporanea con Wikileaks e ancora come il primo documento pubblicato risalga proprio al dicembre del 2006.

Il rapporto tra Tor e Wikileaks veniva confermato già nel 2007 dal "The New Yorker":

One of the WikiLeaks activists owned a server that was being used as a node for the Tor network. Millions of secret transmissions passed through it. The activist noticed that hackers from China were using the network to gather foreign governments' information, and began to record this traffic. Only a small fraction has ever been posted on WikiLeaks, but the initial tranche served as the site's foundation, and Assange was able to say, "we have received over one million documents from thirteen countries."

La cosa interessante a questo punto è andare a vedere quali sono ad oggi i finanziatori dell'organizzazione no-profit che sta continuando a sviluppare Tor (il cui sistema si basa perlopiù su operatori volontari). Troviamo così un'interessantissima pagina Internet, la seguente:


nella quale sono enumerati per l'appunto i finanziatori di Tor:


Magnoliophyta (over $1 million)


  • An anonymous North American NGO (2008-2010)


Liliopsida (up to $750k)


  • Broadcasting Board of Governors (2006-2010)
  • Sida - Swedish International Development Cooperation Agency (2010)


Asparagales (up to $500k)


  • Internews Europe (2006-2008)
  • National Science Foundation via Drexel University (2009-2010)


Alliaceae (up to $200k)


  • You or your organization?


Allium (up to $100k)


  • NLnet Foundation (2008-2009)
  • Naval Research Laboratory (2006-2010)
  • An anonymous North American ISP (2009-2010)


Allium cepa (up to $50k)


  • More than 500 personal donations from individuals like you (2006-2010)
  • Google (2008-2009)
  • Google Summer of Code (2007-2010)
  • Human Rights Watch (2007)
  • Torfox (2009)
  • Shinjiru Technology (2009-2010)


Past sponsors

We greatly appreciate the support provided by our past sponsors in keeping the pre-501(c)(3) Tor Project progressing through our ambitious goals:


  • Electronic Frontier Foundation (2004-2005)
  • DARPA and ONR via Naval Research Laboratory (2001-2006)
  • Cyber-TA project (2006-2008)
  • Bell Security Solutions Inc (2006)
  • Omidyar Network Enzyme Grant (2006)
  • NSF via Rice University (2006-2007)


Come si può notare, nonostante la DARPA e l'ONR (di cui abbiamo già parlato più volte su Nautilus) siano stati solo in passato i canali di finanziamento di Tor, ad oggi il Naval Research Laboratory (già intermediario tra DARPA, ONR e Tor precedentemente al 2006) continua ad essere tra i finanziatori.

I fondi sui quali ha potuto contare Tor dal 2006 ad oggi ammontano a più di 2.600.000 dollari. La parte più consistente arriva da un'anonima NGO (Non Governmental Organization) nordamericana (un milione di dollari), mentre al secondo posto (750.000 dollari) troviamo due sponsors: il Broadcasting Board of Governors (che raggruppa tutti i broadcasting americani non governativi presenti nel mondo via radio, Tv o Internet, come Voice of America, Radio Free Europe/Radio Liberty, Radio Free Asia, Radio and TV Martì, the Middle East Broadcasting Networks, Radio Sawa e Alhurra Television) e la SIDA, Swedish International Development Cooperation Agency, riguardo alla quale è possibile trovare questa breve descrizione sul suo sito:

Sida works according to directives of the Swedish Parliament and Government to reduce poverty in the world. The overall goal of Swedish development cooperation is to contribute to making it possible for poor people to improve their living conditions. Sida is organized in nine departments.


La Svezia, ancora una volta. Non bastassero il bunker sotto Stoccolma in cui sono contenuti gli archivi di Wikileaks e non fossero sufficienti le disavventure giudiziarie di Assange, ecco che il paese scandinavo ritorna a incrociare la storia di Wikileaks. Ma non è l'unica coincidenza.

Tra i finanziatori minori, oltre a Google appare infatti la Shinjiru Technology, una società asiatica che offre servers dedicati e servizi di web hosting providing dal 1998 e che può vantare dei dedicated servers in Malaysia con protezione dagli attacchi Ddos, ovvero i Denial of service che la cronaca web dei mesi scorsi ci aveva reso così familiari.

Casi, indizi o semplici dati? Non saprei, ma come è impossibile non notare le coincidenze temporali tra la nascita di Wikileaks e quella dell'ONP "The Tor Project", allo stesso modo non è possibile scorrere i finanziatori di Tor senza dedicare un pensiero alla possibilità che alcuni di questi possano aver finanziato Wikileaks o che "The Tor Project" possa in qualche modo rappresentare una fonte di approvvigionamento per l'organizzazione di Assange.

Naturalmente queste sono solo ipotesi e congetture. Ed è bene chiarirlo perché sono ipotesi e congetture pesanti, che potrebbero suonare come un attacco deliberato a Wikileaks. Così non è. Non è nella volontà né di Nautilus né di chi vi scrive attaccare Wikileaks o Assange. Il nostro compito e il nostro obiettivo è solo quello di fornire notizie suffragate da fatti ed effettuare inchieste sulla base di dati precisi e riferimenti chiari.

Questo –e il prossimo- articolo vuole solo rappresentare un tassello in più, un approfondimento su aspetti poco conosciuti del passato e del presente di Wikileaks di cui poco o nulla s'è detto e scritto, ma che rappresentano un punto d'analisi fondamentale per comprendere obiettivi, finalità e natura di quelli che sono fenomeni dei nostri tempi, come Wikileaks e gli Anonymous, protagonisti del prossimo articolo (una "seconda parte") di Nautilus Magazine.



 
 

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