10 ottobre 2009

Byoblu.Com - Bastavano due parole

9 ottobre 2009 - 18.45

 Bastavano due parole


Ricevo e volentieri pubblico questa lettera di Marina De Monte. Per tutti quelli che un terremoto non l'hanno mai vissuto. Per tutti quelli che due parole avrebbero potuto dirle e non l'hanno dette. Oppure l'hanno dette, per telefono, ma erano le parole sbagliate.

BASTAVANO DUE PAROLE
Marina De Monte

Caro claudio,
 mi permetto di inviarti un e-mail, perchè so di poter contare sulla tua disponibilità e comprensione, visto anche come ti dai da fare per essere il tramite tra Giuliani e noi, il popolo della rete. Un ringraziamento a tutti e due.

 Vedere le immagini del servizio mai mandato sulla rai, mi ha fatto veramente male. Vedere i banchi della De Amicis, scuola elementare, coperta di calcinacci è stato un pugno dritto nello stomaco. Vedere poi il sindaco della nostra città essere presente nello scantinato della De Amicis con Giuliani mi ha disorientato. So che un annuncio drastico avrebbe potuto generare il caos, ma sarebbe bastato dare delle semplici indicazioni di comportamento per poter salvare delle vite. Bastava direciò che qualche giorno fa ha consigliato Giuliani (ricordi?): se si manifestano scosse importanti, ravvicinate, prendete precauzioni. Se fossi stata avvertita, non so cosa avrei fatto, ma sicuramente non sarei tornata a dormire tranquillamente con il pensiero "domani forse è meglio preparare una valigia d'emergenza".... non ne ho avuto il tempo.

 Guardo le mie ragazze, mio marito, la mia casa.... mi sembra di aver vinto la lotteria. Ma quella notte mi è entrata nelle ossa e nell'anima.
Non posso descriverti il terrore che si prova, la luce che va via, il rumore, anzi l'urlo della tua casa che oscilla, fai le cose più sbagliate che potresti fare, ti precipiti per le scale (il pensiero che non possano esserci nemmeno ti sfiora!) senti degli oggetti sotto i piedi e speri che non siano mattoni ...finalmente fuori.

 Sei fuori, in pigiama, senza nemmeno le ciabatte, il terremoto che continua, ma tu rientri in casa, per prima cosa prendi il telefonino e con quello ti fai luce per cercare alcuni vestiti. Entri ed esci in fretta, a turno con tuo marito,per prendere poche cose per volta lasciando la porta spalancata e le ragazze fuori. Pensi che puoi avere freddo in macchina ad allora strappi le coperte dal letto, cerchi i giacconi, finalmente trovi anche la torcia che non ti ricordavi nemmeno di avere e puoi cercare meglio ciò che ti serve. Per ultime prendi le chiavi delle macchine e ti metti in cammino per raggiungere i nonni e vedere come stanno. Per fortuna fai una strada praticabile, ancora non sai che un ponte è crollato, proprio quello sulla strada più breve per arrivare alla meta e non ancora capisci, non ti rendi conto, nemmeno quando sulla carreggiata trovi un masso rotolato dalla scarpata, nemmeno quando vedi il primo piano di un palazzo con un muro crollato, ma è ancora buio e le luci lungo le strade non ci sono, solo i fari delle centinaia di macchine che si sono messe in cammino con il tuo stesso pensiero.

 Quello che è veramente successo lo capisci solo molte ore dopo, quando accendi la radio. Torni a casa, è quello il tuo posto, ma non sai che fare, non hai il coraggio di entrare per vedere se è tutto a posto, hai la fortuna di fermarti in giardino... dopotutto è una bella giornata di sole, ti stendi sul prato e aspetti, cosa non lo sai nemmeno tu. Entri ancora in casa, apri la finestra che dà sul giardino e ci metti davanti la televisione, la accendi per poterla guardare dal giardino, sintonizzi su sky e finalmente prendi coscienza:.LA TUA CITTA' NON C'E' PIU'.

Bastavano due parole: se sentite scosse importanti, ravvicinate, prendete precauzioni.

Un affettuoso abbraccio
Marina



Con l'occasione pubblico l'aggiornamento radon di ieri sera, 8 ottobre 2009. Ringrazio come sempre Linus per la trascrizione puntuale dell'intervento in diretta streaming sul mio profilo Facebook.

AGGIORNAMENTO RADON 8 OTTOBRE 2009 h.9.30

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Diffondere, Divulgare, Diramare

Le Tre D che salveranno il mondo!

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